03/05/2024 di redazione

Palo Alto estende Sase e Zero Trust ai dispositivi non gestiti

La nuova soluzione Prima Sase 3.0 sfrutta l’intelligenza artificiale per proteggere i dati e può accelerare le prestazioni delle applicazioni.

Il Security Access Service Edge (Sase), cioè le soluzioni che mettono insieme accesso alla rete e sicurezza, è la specialità di Palo Alto Networks. L’azienda ha annunciato un novità in quest’ambito definendola come “non un semplice insieme di funzionalità, ma il prossimo capitolo della sicurezza”: Prima Sase 3.0, soluzione che verrà resa disponibile gradualmente nei prossimi mesi. Si compone di tre elementi, ovvero un browser integrato, una tecnologia di protezione e classificazione dei dati e un acceleratore di prestazioni delle applicazioni.

Prisma Access Browser è un programma di navigazione integrato che permette, in pochi minuti, di estendere la protezione Zero Trust (basata su continue verifiche dell’identità e sul principio del privilegio minimo necessario) ai dispositivi non gestiti, come possono essere notebook o smartphone di proprietà personale dei dipendenti. Come noto, è diffusissimo l’uso dispositivi esterni al “perimetro” dell’IT ufficiale (di proprietà di dipendenti, collaboratori, fornitori o clienti) per accedere ad applicazioni e dati aziendali. La tecnologia di Palo Alto permette di monitorare e mitigare le minacce che partono o transitano da questi oggetti non gestiti.

La seconda componente, chiamata Data Security, è una tecnologia che impiega l’intelligenza artificiale per migliorare la velocità e accuratezza della classificazione dei dati. Più precisamente, un Large Language Model mette insieme le capacità tradizionali di machine learning con le funzioni di comprensione del linguaggio naturale per migliorare la scoperta di comportamenti anomali e potenziali minacce.

La terza componente, App Acceleration (già in disponibilità generale), consente a detta di Palo Alto di incrementare fino a cinque volte le prestazioni delle applicazioni rispetto a quelle ottenibili con l’accesso diretto a Internet, invidivualmente per ciascun utente. Alla base lavora una tecnologia brevettata, ma per migliorare le prestazioni delle applicazioni Palo Alto collabora anche con Aws, Slack, ServiceNow, Google, Zoom e Sap.

“Prisma Sase 3.0 sta rivoluzionando gli approcci di protezione esistenti per colmare le lacune di sicurezza e affrontare le sfide di accesso”, ha dichiarato Anand Oswal, senior vice president e general manager of Network Security di Palo Alto. “Il problema della salvaguardia dei dispositivi non gestiti non può essere sottovalutato, così come i vantaggi dell’accelerazione delle app e dell’accuratezza della classificazione dei dati. Abbiamo aggiunto a una soluzione Sase già punto di riferimento nel settore le funzionalità di trasformazione per proteggere l’accesso per le aziende moderne. Nell’ambiente di lavoro moderno, i dipendenti vogliono essere produttivi da qualsiasi luogo e dispositivo, accedendo a tutte le applicazioni. Le attuali implementazioni Sase non riescono a soddisfare queste esigenze, inibendo innovazione e agilità. Prisma Sase 3.0 include funzionalità migliorate per affrontare le numerose sfide incontrate dalle aziende quando si affidano ai dati per guidare il business".

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