15/11/2018 di Redazione

5G, costi chiari e investimenti: Ue approva codice per le Tlc

Il Parlamento dell’Unione europea ha dato il via libera alla direttiva per facilitare lo sviluppo delle reti mobili di quinta generazione, fissando i costi massimi di chiamate ed Sms e definendo gli incentivi per gli operatori. La ratifica dei singoli Pae

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Diciannove centesimi per le chiamate in 5G, sei centesimi per gli Sms, diritto di conservare il proprio numero di telefono fino a un mese dal termine del contratto con l’operatore e certezza del rimborso in caso di credito prepagato non utilizzato. Sono questi alcuni dei punti salienti del nuovo Codice delle comunicazioni elettroniche europeo, approvato dal Parlamento Ue con 584 voti a favore, 42 contrari e 50 astenuti. Il nuovo pacchetto di regole porta di fatto l’Unione nell’era delle reti mobili di quinta generazione e completa di fatto la riforma del settore avviata dalla Commissione Juncker nel 2015. Il voto di ieri del Parlamento ratifica l’accordo siglato a giugno dalla stessa assemblea con esecutivo e Consiglio e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Ue dovrebbe arrivare entro fine 2018. I Paesi membri avranno poi due anni di tempo per adottare e attuare su suolo nazionale la direttiva.

Come detto, il 5G è il cuore di questa novità legislativa, in quanto Bruxelles si aspetta che i membri dell’Unione facilitino al massimo adozione e sviluppo delle nuove reti, mettendo a disposizione uno “spettro adeguato” entro il 2020 per raggiungere l’obiettivo fissato dalla roadmap comunitaria: vale a dire avere una rete 5G in almeno una delle principali città di ogni Paese entro i prossimi due anni. In Italia le prime aste per le frequenze hanno generato ricavi per 6,5 miliardi di euro.

Riprendendo il concetto del “roam like at home” introdotto l’anno scorso, che ha ridotto sensibilmente il costo del roaming telefonico, la Ue ha mostrato di non voler cambiare strada anche sul 5G. Dal 15 maggio prossimo, infatti, entreranno in vigore le tariffe massime per effettuare chiamate e mandare Sms da uno Stato all’altro. La direttiva sposa anche la filosofia di una maggiore sicurezza (crittografia inclusa) per proteggere al meglio le comunicazioni interpersonali.

Per gli operatori, invece, le norme prevedono agevolazioni per il co-investimento nella fibra e tempi più lunghi per le decisioni dei regolatori (dai tre anni attuali a cinque), in modo da offrire alle telco maggiori certezze. Infine, la direttiva introduce un sistema di allerta proattivo per i cittadini che, in caso di grave emergenza o catastrofe, dovranno essere avvisati via Sms o app mobile del pericolo. I Paesi membri avranno 42 mesi di tempo dall’attuazione della norma per rendere il sistema operativo.

 

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