30/01/2019 di Redazione

Accordo miliardario tra Intel e Israele per la nuova fabbrica di chip

Il governo israeliano finanzierà per il 10% la realizzazione di un nuovo stabilimento a Kiryat Gat. Si creeranno mille posti di lavoro.

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Israele è per Intel quasi una seconda casa, e ancor più lo sarà dopo la realizzazione di una nuova fabbrica di processori a Kiryat Gat, nel Sud del Paese, a circa un’ora di macchina da Tel Aviv. Una fabbrica che costerà 40 miliardi di shèqel, l’equivalente di circa 11 miliardi di dollari, cifra a cui però va sottratto il corposo finanziamento statale ottenuto dal chipmaker, pari a circa un decimo dell’investimento. Come annunciato via Twitter la ministro delle Finanze, Moshe Kahlon, in virtù delle migliaia di posizioni lavorative che saranno create con il nuovo stabilimento Intel beneficerà di un fondo governativo del valore di un miliardo di dollari.

Stando alle dichiarazioni rese da un portavoce del ministro a Reuters, l’impegno di Intel è strategico per l’ambizione di Israele di competere con nazioni tradizionalmente accoglienti (anche per ragioni fiscali) verso le società tecnologiche, l’Irlanda innanzitutto. Agli attuali 13mila dipendenti diretti di Intel nel Paese se ne aggiungeranno altri mille, ha detto il portavoce.

 

 

Dal primo ufficio aperto ad Haifa nel 1974, contando su appena cinque persone, la presenza di Intel a Israele è cresciuta enormemente. Oggi si contano circa 13mila dipendenti (cui se ne aggiungeranno circa mille nel futuro stabilimento) e un impatto indiretto su 30mila posti di lavoro. Il 60% dei collaboratori si occupa di ricerca & sviluppo, la quasi totalità dei restanti è impiegata nella fabbricazione di microprocessori. Intel si è anche impegnata in un piano di approvvigionamento decennale da fornitori israeliani, per un valore di 1,87 miliardi di shèqel, ed è israeliana Mobileye, società specializzata in computer vision per la guida autonoma, acquisita nel 2017 per circa 15 miliardi di dollari .

 

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