13/11/2007 di Redazione

Adaptec Snap Server 11, NAS a drive singolo da 250GB

Senza alcun dubbio questo Snap Server 11 è il NAS a drive singolo da 250GB più costoso che abbiamo mai recensito. Comunque, in qualità di modulo integrabile in una architettura di storage dalle grandi dimensioni, il 110 ha tutte le caratteristiche che i m

Introduzione

Uno sguardo veloce
Prodotto
Snap Server 100 (5325301978)
Sommario
NAS a drive singolo dalle alte prestazioni destinato al mercato Enterprise.
Pro
  • Alte prestazioni
  • Gigabit Ethernet
  • Semplice Configurazione
  • Gestione via HTTP/HTTPS
  • Compatibile Mac/PC con supporto per Mac Legacy
  • Supporto a client NFS/NIS
  • Supporto (opzionale) iSCSI/NDMP
  • Supporto Dominio/ADS
Contro
  • Costoso
  • Le licenze per le funzioni estese sono tutte opzionali nei NAS Snap Server entry-level e aumentano ulteriormente il costo finale

É da molto che gli Snap Server sono presenti sul mercato; il primo che abbiamo recensito, ormai diversi anni fa, era un semplice dispositivo NAS con un singolo drive. É passato molto tempo da allora e i Snap Server di Adaptec, una divisione di Adaptec Inc., sono progettati per essere parte integrante di una soluzione per l'immagazzinamento dati di livello Enterprise. Se state cercando un NAS economico per la vostra rete casalinga, questa recensione non fa per voi, vi consigliamo di dare un'occhiata a qualche altro prodotto di fascia più bassa, come il LinkStation Live o il Linkstation Pro. Questo Snap Server 110, dotato di singolo drive da 250GB, è venduto a 825$ dal negozio online di Adaptec e dagli altri venditori lo troverete al massimo a 200$ in meno.

Panoramica del prodotto

Lo Snap Server 110 è il modello più economico della linea Snap Server. Disponibile in quattro versioni con capacità di memorizzazione dati da 160GB, 250GB, 500GB e 750GB, il 110 misura 257x155x79 mm e pesa circa 3Kg ed è provvisto di alimentatore 12VDC @ 5A esterno a mattoncino, così da generare meno calore da dissipare all'interno del case. L'alimentatore è di tipo Auto Switching e produce 100-240 VAC 50/60Hz.

Il pannello frontale ha un pulsante di accensione, un "buco" per il reset, LED di alimentazione, stato, rete, e disco. Il LED di stato lampeggia verde per indicare che il sistema funziona regolarmente e lampeggia giallo per avvertire di problemi termici o di altra natura. Anche il LED Disco serve due funzioni: verde lampeggiante indica attività sul drive, quando è di color ambra non lampeggiante indica qualcosa che nessuno vorrebbe vedere: un errore sul drive.


Figura 1: Snap Server 110 - Vista Posteriore (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

Il pannello posteriore visibile nella Figura 1, ha un aggancio per il cavo di sicurezza di tipo Kensington, un connettore per l'alimentazione, la ventola di raffreddamento, una porta Gigabit Ethernet auto-sensing, quattro porte USB e un connettore DB-9 che il manuale di istruzioni identifica come "una porta di servizio ad uso esclusivo del supporto tecnico Snap Appliance". Le porte USB servono per connettere un UPS APC, stampanti USB e per "espansioni future". Attualmente non si parla di supporto di hard drive USB esterni.

Sotto il cofano

É molto semplice smontare lo Snap Server 10, basta svitare le quattro viti di montaggio: due sul pannello posteriore e due sul fondo. Sicuramente non vorrete fare a pezzi la vostra unità, specialmente perchè annullereste ogni forma di garanzia (di tre anni) sul prodotto. Un pezzo di nastro olografico assicura il case al telaio interno e anche con la massima attenzione per evitarne la rottura, la parola VOID si trasferirebbe dal nastro allo chassis al primo tentativo di rimozione. Questo non basta per fermarci e abbiamo comunque aperto il case per farvi vedere cosa nasconde.


Figura 2: Vista interna dello Snap Server 110 con un drive montato (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

Una volta svitate le quattro viti, il pannello frontale può scorrere fino alla sua totale rimozione e, da come potete notare nella Figura 2, l'intelaiatura interna può essere tolta dall'involucro. Questo modello monta un drive Maxtor MaxLine III 250GB SATA150 (Modello 7L250S0), assicurato al telaio in posizione verticale tramite altre quattro viti.


Figura 3: Vista interna dello Snap Server 110 con un drive smontato (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

Svitando le quattro viti del montaggio del drive e spostando il tutto, si può avere accesso alla scheda madre (Figura 3). Il cuore del 100 è un processore VIA Esther a 1 GHz con 256 MB di memoria. Questa combinazione di hardware permette di trasformare tutti i numeri del 110 in prestazioni, ma di questo parleremo più avanti. Il consumo di corrente, 24W, è leggermente alto per un NAS a drive singolo, inoltre non ci sono opzioni per spegnere o mettere in standby l'unità e risparmiare un po' di energia.

Configurazione

La configurazione del 110 richiede poco tempo. Una volta collegata l'unità alla vostra rete sotto DHCP, potete inserire l'indirizzo http://SNAPnnnnnnn nel vostro browser, sostituendo le "n" col numero che trovate stampato sulla parte inferiore del case. In alternativa è possibile installare un software chiamato Snap Server Manager (visibile in Figura 4); un programma basato su java che consente di gestire uno o più Snap Server da una singola postazione; più Snap Server richiedono l'acquisto di licenze aggiuntive. Un doppio click su uno dei server apre una finestra contenente informazioni che riassumono la sua situazione. Dal collegamento Amministrazione è anche possibile lanciare una sessione del vostro browser web per amministrare il server.


Figura 4: Console di gestione Snap Server (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

Amministrazione

La prima volta che ci si collega allo Snap Server col browser web, compare una schermata che elenca tutte le condivisioni presenti; opzionalmente, l'accesso alla lista può essere consentito solo dopo precedente autenticazione degli utenti. Esiste comunque la possibilità di consentire libero accesso (senza autenticazione) a condivisioni pubbliche, che saranno quindi visibili senza richiedere alcuna autenticazione.

É possibile collegarsi sia tramite HTTP che HTTPS ed esiste l'opzione di disabilitare l'accesso HTTP (non sicuro). Collegandosi in HTTPS, si visualizza un errore di certificazione e non abbiamo trovato nessun modo per installare un nostro certificato tramite l'interfaccia utente web. La pagina iniziale contiene anche un collegamento all'interfaccia di amministrazione.


Figura 5: Pagina principale di amministrazione dello Snap Server (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

La pagina principale di amministrazione mostra un sommario del server e, come potete vedere dalla Figura 5, utilizza un menu di navigazione orizzontale che divide in due parti lo schermo. I primi sei menu che compaiono nella pagina sono: Server, Network, Storage, Security, Monitor e Maintenance. Una comoda mappa del sito permette di saltare a qualsiasi sottomenu senza dover navigare l'intera struttura. Di seguito analizzeremo brevemente alcune delle funzioni svolte da ogni voce del menu.

A questa pagina troverete una presentazione dell'interfaccia di amministrazione del 110.

Server - In questa sezione è possibile cambiare il nome del server, impostare la data e l'ora, abilitare o disabilitare SSH, configurare le notifiche via email così come il funzionamento del server con un UPS APC. Tramite il link Advanced, del menu relativo al cambio dell'ora, è possibile configurare il server così che carichi le informazioni relative all'ora da un server NTP, ma non è possibile specificare la frequenza degli aggiornamenti. Per capire se NTP stia realmente funzionando, bisogna dare un'occhiata alle log di sistema.

Siamo rimasti un po' delusi dalla configurazione degli avvisi via email. Bisogna specificare il server SMTP inserendone l'indirizzo IP, non l'host name, e il motore SMTP non supporta l'autenticazione. É possibile mandare notifiche fino a quattro destinatari e selezionare fino a sette tipi di allarmi.

Network - Ci sono molte informazioni accessibili tramite questo menu. Naturalmente, si va dalle impostazioni TCP/IP standard alla possibilità di abilitare e disabilitare il server DHCP integrato. É abbastanza semplificato, dato che si possono solo impostare gruppi di indirizzi per il pool DHCP.

Di particolare importanza il sottomenu Windows. Qui è possibile impostare il workgroup, il dominio NT o Active Directory, abilitare e disabilitare l'Opportunistic Locking del server o farlo funzionare come Master Browser. Si può abilitare AFP, AFP su TCP/IP e AFP su AppleTalk per i Mac Legacy. Altre opzioni includono NFS, NIS, FTP e la configurazione di SNMP. Gli Snap Server supportano anche iSCSI ma per abilitarne il menu sui modelli 110, 210 e 410 bisogna comprare una licenza aggiuntiva (circa 225$).

Storage - In questo menu è possibile creare volumi RAID, impostare quote dei dischi e abilitare l'utilizzo della tecnologia Snapshot. Disponibile come opzione per i modelli 110, 210 e 410, a 225$, la tecnologia Snapshot prende una immagine all'istante o a scadenze programmate, di qualsiasi partizione su Snap Server che abbia GuardianOS in esecuzione. Dato che il 110 è un sistema a drive singolo, non cè molto da dire circa la fase di configurazione. Viene però mostrato erroneamente come RAID 0: Adaptec ha ammesso che il drive non è realmente configurato come RAID 0 e ha affermato che quella nomenclatura è un artefatto della configurazione RAID presente sulla maggior parte dei prodotti della linea Snap Server

Amministrazione, continua

Security - Tramite i sottomenu della voce Security è possibile creare, gestire e cancellare le condivisioni, gli utenti e i gruppi locali. Nelle proprietà avanzate di ogni condivisione, è possibile selezionare quali protocolli sono necessari per consentire gli accessi alle condivisioni stesse, quelli a diposizione per la scelta includono: Windows (SMB), Unix (NFS), Apple (AFP), Web (HTTP/HTTPS) e FTP. É interessante notare come non sia possibile accedere a una condivisione da un Mac con OSX, a meno che non si abbia abilitato il protocollo AFP. Comunque, anche se AFP non è in esecuzione, il Mac può connettersi utilizzando il formato smb://ip_address/nome_condivisione.

Monitor - Questo menu mostra una panoramica dello stato del sistema. Le informazioni che mette a disposizione riguardano l'utilizzo del disco, gli utenti attivi, i file aperti, e la log degli eventi. C'è anche una voce per le unità nastro eventualmente collegate al dispositivo (anche se non esiste alcun riferimento ad esse all'interno della Guida Utente) così come l'opzione di inviare le impostazioni di configurazione al supporo tecnico dello Snap Server. Il menu Monitor contiene anche una Log degli eventi, dotata di filtri che permettono di visualizzare solo gli errori, gli errori e gli avvertimenti, errori, avvertimnti e informazioni o tutto. A quanto pare lo Snap Server non supporta Syslog tramite interfaccia web.

Abbiamo scoperto alcune importanti curiosità tra gli elementi di questo menu. Per prima cosa, sembra che gli utenti collegati via web non vengano inclusi alla lista di quelli attivi, anche dopo una corretta autenticazione. Dopo aver aperto un file multimediale dall'interfaccia web e averlo riprodotto, il file non appare nella lista di quelli in uso, anche se i file aperti tramite il mappaggio della condivisione sono correttamente elencati. Inoltre, il Mac appare come due utenti separati: uno relativo al mappaggio della condivisione con SMB, e il secondo per quella AFP.

Maintenance - Qui si trovano le funzioni che permettono di spegnere o riavviare l'unità, di azzerarne la configurazione ai valori di fabbrica, di aggiornarne il sistema operativo e di gestirne il Disaster Recovery. Quest'ultima funzione permette di salvare le informazioni più critiche relative al server e alle unità definite, ma non i dati che contengono; in questo modo si può ripristinare lo stato del server ad uno precedentemente salvato. Si possono anche aggiungere informazioni al file di host, così che il server sappia dove si trova il server di backup.

Snap Extensions - Tutti gli Snap Server sono dotati di estensioni delle funzionalità, attivabili acquistando le licenze dei moduli software aggiuntivi, già integrati nel guardianOS. Per i server meno costosi, come il 110 e il 210, tutti i moduli sono opzionali. Il costo di attivazione di tutte le licenze è molto vicino allo stesso prezzo del 110. Anche se costose, le funzionalità aggiunte possono rendere anche il 110 più economico una componente eccellente dell'architettura di storage di una grande azienda. Ecco una breve panoramica delle Estensioni attivabili su uno Snap Server 110:

  • BackBone NetVault - (contattare l'ufficio vendite per il prezzo)- abilita il backup dei dati e il successivo ripristino per massimo cinque client o quattro unità a nastro singolo collegate direttamente al server.
  • CA Antivirus - $45.00 - fornisce protezione dai virus per un workgroup. Opzionale sui modelli 110,210 e 410.
  • iSCSI - $225.00 - permette di gestire, immagazzinare e distribuire blocchi dati sulla rete Ethernet sfruttando lo standard industriale iSCSI Initiator. Opzionale sui modelli 110,210 e 410.
  • NDMP - $225.00 - tutti i Server Snap supportano NDMP (Network Data Management Protocol) che aumentano le prestazioni di backup e massimizzano il trasferimento dati sulla rete. Opzionale per i modelli 110,210 e 410.
  • Snap Server Manager - $170.00 - un applicativo basato su Java che permette la configurazione e la gestione di diversi Server Snap da un'unica console. Senza questa licenza si può gestire un singolo Snap Server.
  • Snapshot - $225.00 - Consente di creare immagini della configurazione del server a richiesta o a intervalli prestabiliti senza interrompere il lavoro degli utenti collegati. Opzionale per i modelli 110, 210 e 410.

Prestazioni

Il 110 è stato testato con connessioni di rete LAN da 100Mbps e 1000Mbps utilizzando la nostra normale procedura di test basata su IOzone. Anche se il 110 supporta i jumbo frames, non abbiamo eseguito nessun test in quella modalità perchè richiede la configurazione tramite accesso SSH ad una interfaccia a riga di comando.

NOTE SUL TEST:

  • La versione del firmware testato è GuardianOS 4.4.045.
  • L'intera procedura e configurazione di test è descritta in questa pagina.
  • Per assicurare collegamenti alle velocità volute, la macchina di test IOzone e il NAS sotto esame sono stati posizionati manualmente tra uno switch Netgear GS108 10/100/1000Mbps per le prove a velocità Gigabit e uno switch 10/100 per le prove da 100Mbps.

Il motto di questo Snap Server 110 è "Storage Desktop Compatto ad Alte Prestazioni". Effettivamente lo Snap Server 110 garantisce veramente le alte prestazioni promesse e ci regala un vero scontro all'ultimo sangue per la prima posizione della classifica delle migliori prestazioni a 1000Mbps. Nei test delle prestazioni medie in scrittura a 1000Mbps (Figura 6), lo Snap Server 110 lotta per il primo posto contro il Thecus Ultra High Performance 1U Storage Server, grazie ai suoi 44,5MB/s ripetto ai 39.1 di Thecus. Per i file di dimensioni più grandi, lo si può confrontare direttamente coi sei migliori prodotti delle nostre classifiche.


Figura 6: Test di scrittura a 1000 Mbps (cliccate sull'immagine per ingrandirla)

Nel test delle prestazioni in Scrittura a 1000 Mbps, questo Snap Server 110 distanzia chiaramente il Thecus 1U Storage Server per il trasferimento di file dalle dimensioni fino a 128MB, quando si trasferiscono file di dimensioni superiori, il Thecus recupera il terreno perso.

Per quanto riguarda i test in Lettura a 1000 Mbps (Figura 7), il server Thecus 1U rimane in testa ma solo per un pelo: vanta velocità di trasferimento di 39.4 MB/s, rispetto ai 37,1 del 110. Ecco il grafico che confronta le prestazioni ottenute leggendo file di grosse dimensioni a 1000Mbps:


Figura 7: Test di lettura a 1000Mbps (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

Durante la lettura a 1000Mbps lo Snap Server 100 si confronta favorevolmente col Thecus 1U sui file da 32MB e 64MB, ma mostra un chiaro svantaggio nel leggere file da 128MB e 256MB, anche se opera meglio di chiunque altro per i file da 512MB e 1GB.

Conclusioni

Senza alcun dubbio questo Snap Server 11 è il NAS a drive singolo da 250GB più costoso che abbiamo mai recensito. Comunque, in qualità di modulo integrabile in una architettura di storage dalle grandi dimensioni, il 110 ha tutte le caratteristiche che i manager IT più esigenti possono richiedere. Come menzionato precedentemente, le sue prestazioni vanno di pari passo, se non addirittura meglio, di quelle prodotte dal miglior NAS che abbia visto i nostri laboratori.

Ci sono alcuni piccoli nei che potreste notare in alcune scelte dell'interfaccia utente. Oltre a quelli già elencati nell'articolo, questo dispositivo non supporta l'abilitazione del supporto jumbo frame tramite interfaccia web. Il supporto tecnico, comunque, afferma che esiste un modo per abilitare i jumbo frames tramite il CLI con SSH abilitato.

Come elemento iniziale di una soluzione di storage a livello Enterprise o come espansione del workgroup di una rete Snap Server già esistente, il 110 è un'ottima scelta. Se volete memorizzare soltanto qualche mp3 per renderli disponibili su una rete casalinga, uno Snap Server 110 è davvero sprecato.

A questa pagina troverete una presentazione dell'interfaccia di amministrazione del 110.

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