Adobe cambia Acrobat Dc: Ai integrata e firme in libertà
La nuova versione della soluzione per creare e modificare Pdf si aggiorna con una Home riprogettata, che diventa l’hub principale della piattaforma da cui monitorare i file, anche quelli condivisi con altri utenti. La funzione Sign porta la firma elettronica su tutti i dispositivi e l’intelligenza artificiale riconosce le informazioni dei biglietti da visita.
Pubblicato il 03 ottobre 2018 da Redazione

Un hub per documenti e app, sviluppato con l’obiettivo di reinventare le modalità con cui le persone creano, condividono e interagiscono con i Pdf su tutti i dispositivi. È questo l’ambizioso obiettivo a cui ha puntato Adobe nello sviluppare la nuova versione di Acrobat Dc, la soluzione più diffusa al mondo per la creazione e la modifica dei Pdf. Gli aggiornamenti includono, per esempio, un servizio per semplificare la revisione dei documenti, la possibilità di editare i testi su dispositivi dotati di touchscreen, una nuova funzionalità di Sensei che integra l’intelligenza artificiale in Adobe Scan e Acrobat Dc per automatizzare operazioni ripetitive e così via. L’hub della piattaforma è la nuova Home, completamente ridisegnata nella versione desktop, oltre che nell’applicazione mobile Acrobat Reader e nella Web app Document Cloud.
La pagina iniziale consente agli utenti di rimanere aggiornati sulle attività più importanti e di agire da qualsiasi luogo, sia che si debba rivedere un report sul telefono, modificare una proposta sul tablet o aggiungere commenti a una presentazione nel browser. La Home offre anche una panoramica completa della situazione dei file condivisi per revisione o per firma. Adobe ha lavorato anche sulla funzionalità di acquisizione dei documenti.
È ora possibile effettuare la scansione di biglietti da visita in nuove lingue prima non supportate, come l’italiano, grazie all’intelligenza artificiale di Sensei che riconosce le informazioni di contatto, come nome, email e numero di telefono e può ora acquisire più biglietti da visita contemporaneamente, aggiungendo i contatti sullo smartphone o sul tablet. Gli algoritmi possono anche analizzare i file e offrire così suggerimenti per compilare i moduli più velocemente, in modo da poter compilare i fogli con il contenuto giusto, senza dover modificare manualmente gli strumenti o allineare il testo nei campi.
Oltre a poter editare i documenti direttamente dai tablet Android e iOs, ridimensionando anche le immagini, gli utenti possono apporre la propria firma elettronica da qualsiasi dispositivo tramite il servizio Adobe Sign, ora integrato in modo nativo in Acrobat Dc.
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