15/11/2010 di Redazione

Adobe diventa multidevice: il PlayBook è solo l'inizio

Il Blackberry PlayBook di RIM è il primo Tablet PC che sposa Android, Flash e Air, ma per Adobe è solo l'inizio: con il suo mix si possono eliminare i limiti della navigazione con smartphone e Tablet, e non solo.

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RIM ha puntato sulla tecnologia Flash di Adobe per equipaggiare il nuovo BlackBerry PlayBook e per distinguerlo dall'iPad di Apple, che con il suo Tablet ha ripudiato Adobe e ha deciso di sfruttare l'HTML 5. Il BlackBerry non sarà l'unico prodotto concorrente dell'iPad ad affidarsi ad Adobe, la quale, dopo essere stata accantonata dalla prestigiosa casa di Cupertino, ha rilasciato l’SDK di Adobe AIR, oltre che per BlackBerry, anche per le piattaforme Android 2.2, così da consentire agli sviluppatori di realizzare prodotti che supportino il Flash di Adobe senza problemi.

La scommessa di RIM con il PlayBook trova giustificazione nel fatto che attualmente l'integrazione della tecnologia Adobe è sinonimo di garanzia per un'esperienza completa del web. Rilasciando l'SDK (Software Developer Kit) per diverse piattaforme, Adobe ha in realtà steso le basi affinché tutti gli sviluppatori possano avviare lo sviluppo di piattaforme mobile attraverso un solo linguaggio, ossia mediante la piattaforma Adobe AIR.

Adobe ha rilasciato il Software Developer Kit di Air 2.5



Steve Jobs di Apple ha liquidato la scelta software di RIM commentando, con ironia, che le sue mosse per cercare di coinvolgere gli sviluppatori software a suo sostegno serviranno a poco. In realtà ad attirare l'attenzione non è tanto la scelta di RIM in contrapposizione a quella di Apple, quanto la potenzialità di Adobe AIR nello sviluppo di una piattaforma Mobile standard. La capillare diffusione degli smartphone sia in ambito business sia in ambito consumer, infatti, ha fatto emergere con sempre maggiore insistenza la necessità di una piattaforma quanto più standard possibile per la fruizione dei contenuti web tramite i dispositivi portatili.

Quella che potrebbe sembrare una battaglia che vede contrapposti Flash e HTML5 in realtà potrebbe non esserlo: stando a quanto emerso dalle presentazioni di Adobe all'evento MAX 2010, il suo lavoro non avrebbe lo scopo di eliminare l'HTML5, anzi, promuoverebbe l'interazione fra i due linguaggi così da mettere a disposizione degli sviluppatori gli strumenti necessari per far convivere entrambe le piattaforme in un clima di collaborazione. In pratica, l'evoluzione idealizzata da Adobe sarebbe quella di consentire agli utenti di visualizzare qualsiasi contenuto su qualsiasi supporto (sia esso smartphone, Tablet o altro) senza preoccuparsi del formato dello schermo o del contenuto. Proprio in quest'ottica è stato realizzato Adobe Air 2.5 non solo per smartphone e Tablet PC, ma anche per televisori come la Smart TV di Samsung.

Il BlackBerry PlayBook di RIM



La SDK di Adobe Air sembra pertanto avere le carte in regola per fornire agli sviluppatori quello che mancava, ossia uno strumento unico e standard che supporti innanzi tutto l'accelerazione grafica nella riproduzione dei contenuti video, fino a una risoluzione HD a 1080p sia nel browser sia nelle altre applicazioni installate nel dispositivo Mobile. Da non dimenticare sono anche altre caratteristiche importanti, come la Web View, che consente alle applicazioni AIR di gestire sia i contenuti realizzati in linguaggio HTML sia quelli generati in Flash, le API necessarie per supportare applicazioni quali la geolocalizzazione e l'accelerometro, e la possibilità di eseguire il porting di applicazioni.

Per scaricare l'SDK per tutte le piattaforme per le quali è stato sviluppato potete fare riferimento direttamente al sito di Adobe. A questo punto non resta che aspettare e vedere se la mossa di Adobe porterà, come molti si aspettano, a uno svolta nello sviluppo Mobile, oppure se in molti ricalcheranno le orme di Apple con la scelta dell'HTML5.

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