16/01/2015 di Redazione

Adobe Lightroom abbraccia Android, ma solo su smartphone

A qualche mese dal lancio della versione per iOS, il programma di editing fotografico è ora disponibile anche come app per telefoni Android, mentre la variante ottimizzata per i tablet sarà rilasciata in un secondo momento. Unico neo: l’alta disponibilità

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Per scattare foto, editarle e accedervi liberamente da più di un dispositivo, smartphone, tablet o Pc, uno degli applicativi più popolari è sicuramente Adobe Lightroom. Buone notizie per gli utenti Android: da questa settimana su Google Play è disponibile una versione del programma installabile sugli smartphone con a bordo il robottino, da Jelly Bean (4.1) in poi. Scaricabile e utilizzabile gratuitamente per 30 giorni, l’app richiede poi il pagamento di una sottoscrizione mensile di circa 10 dollari (9,99 dollari) oppure un abbonamento a Creative Cloud.

La notizia meno buona è che per il momento l’applicazione è riservata agli smartphone e non ai tablet, anche se Adobe ha già promesso che una variante ottimizzata per il più grande schermo delle tavolette è in lavorazione. Il percorso sarà dunque cronologicamente inverso rispetto a quello adottato per gli utenti Apple, per i quali l’estate scorsa è stata rilasciata l’app per iPad e successivamente quella per iPhone.

Sui due sistemi operativi, iOS e Android, Lightroom presenta a grandi linee la stessa interfaccia e le stesse funzioni, rinunciando ad alcuni degli strumenti avanzati accessibili solo dall’applicazione desktop. Da smartphone è possibile, per esempio, regolare la temperatura del colore, l’esposizione e i contrasti, ma non applicare le impostazioni personalizzate create dall’utente su Pc o Mac. Anche in questo caso Adobe ha detto di essere al lavoro per espandere il ventaglio di funzioni accessibili da mobile, senza però una tempistica fissata.

 

 

Se da un lato Lightroom per Android si dimostra flessibile, coprendo tre relase di Android (Jelly Bean, KitKat e Lollipop), dall’altro è esigente in termini di specifiche tecniche e memoria: richiede infatti almeno 8 GB di storage interno libero, escludendo quindi lo spazio disponibile su una scheda microSD, oltre a una Ram da almeno 1 GB e a un processore quad-core da 1,7 GHz o superiore.

Lo storage libero serve al programma per sincronizzare e spostare i file editati, rendendoli accessibili su smartphone (o tablet, nel caso degli iPad) e su computer e rendendo visibili le modifiche su tutti i dispositivi. L’app crea una preview in formato complesso dei file Raw presenti sul Pc, ottenendo file che corrispondono al 5% del’ingombro originario, cioè tipicamente di 1 o 2 MB.

 

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