10/02/2011 di Redazione

Alcatel-Lucent LightRadio: liberata la rete mobile

Il nuovo concetto di antenna ideato da Alcatel-Lucent è semplice e rivoluzionario. L'antenna base si scompone in diversi moduli, ognuno dei quali si può montare praticamente ovunque. Consumi e spese ridotti, e copertura aumentata.

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Alcatel-Lucent ha presentato LightRadio, un nuovo tipo di antenna mobile che promette un piccolo miracolo: mettere fine all'affollamento e al proliferare delle infrastrutture per la comunicazione su reti 2G, 3G e 4G/LTE. Il risultato si ottiene grazie a un approccio modulare, basato su antenne piccolissime, che stanno in cubi di soli 6 cm di lato.

Antenne ovunque, è ora di finirla

Queste nuove antenne, secondo l'azienda, potranno mettere fine ai colli di bottiglia che rallentano le prestazioni delle reti mobile, e allo stesso tempo ridurre consumi, emissioni di CO2 e costi operativi, nonché aumentare la reale banda disponibile all'utente finale. Infine ma non ultimo, questi prodotti possono dare un contributo sostanziale alla riduzione del digital divide.

Queste nuove antenne potrebbero quindi risolvere il più grande problema che devono affrontare oggi gli operatori mobile, vale a dire l'aumento dei costi di gestione, che potrebbe mettere in serio pericolo i bilanci (Smartphone e tablet: bollette più alte per tutti).

L'idea alla base di LightRadio è quella di "scomporre" "la stazione radio base, tipicamente collocata alla base di ogni torre al centro di una "cella" nei suoi diversi elementi, che vengono distribuiti in parte entro l'antenna, che viene miniaturizzata, e attraverso la rete in una modalità cloud".

Alcatel-Lucent LightRadio - Clicca per ingrandire

L'antenna diventa quindi modulare, più flessibile e meno costosa. Se cambiano le necessità di copertura, l'operatore può modificare la configurazione della propria infrastruttura facilmente, e senza spendere molto. Non ci sarà quindi bisogno di costruire nuove torri per migliorare il servizio, perché ognuno di questi cubetti si può montare "anche su strutture esistenti, come pali d'illimunazione, pareti di edifici e ovunque siano disponibili un collegamento elettrico e una connessione a banda larga".

Le nuove antenne saranno testate durante l'anno, e si punta al biennio 2012-2014 per la loro diffusione.

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