28/02/2017 di Redazione

Alexa imparerà a riconoscere la voce del padrone

Secondo il Time Amazon starebbe sviluppando “Voice Id”, un nuovo skill del proprio assistente smart che permetterà di registrare un’impronta vocale per creare account differenti, dando l’accesso a certe funzionalità solo agli utenti abilitati. Dall’aziend

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Alexa è l’assistente vocale smart creato da Amazon e introdotto sul mercato con i noti speaker domestici Echo. Oltre alle funzionalità di “base”, sono reperibili ad oggi circa 10mila skill, vale a dire abilità aggiuntive fruibili tramite applicazioni progettate nel tempo dalla comunità di sviluppatori che gravita attorno ai prodotti del colosso di Seattle. Ma, tra tutta questa immensa scelta, manca ancora una cosa molto importante: la capacità per Alexa di riconoscere chi sta parlando. L’indiscrezione è stata riportata da Lisa Eadicicco e pubblicata sul sito del Time: secondo persone molto vicine ai piani di sviluppo di Alexa, il nuovo skill si baserebbe sulla registrazione di un’impronta vocale, che verrebbe sfruttata dal sistema di intelligenza artificiale per capire il soggetto con cui sta “conversando”.

In questo modo si potrebbero creare delle liste di comandi, tramite un account principale, accessibili a certi membri della famiglia: ai bambini, per esempio, si potrebbe vietare di fare acquisti online o di utilizzare carte di credito. La funzionalità, chiamata nel team interno di sviluppo “Voice Id”, sarebbe in cantiere già dall’estate del 2015 e ad oggi non si conoscono dettagli di un possibile lancio sul mercato.

Secondo quanto scritto da Eadicicco, la tecnologia sottostante sarebbe però completate e gli sviluppatori starebbero lavorando per integrare lo skill negli speaker Echo. I dispositivi intelligenti di Amazon sono venduti in Usa, Uk e Germania e, secondo gli ultimi dati, pubblicati da Morgan Stanley, al 31 dicembre 2016 ne erano stati venduti 11 milioni di esemplari. Le skill, invece, oggi sono 10mila ma lo scorso settembre erano “solo” 3mila, mentre un mese fa il marketplace toccava quota 7mila.

 

 

Un universo in tumultuosa espansione che, con l’aggiunta del “Voice Id”, potrebbe crescere ancora. Ma l’avvento della nuova funzionalità potrebbe anche favorire paradossalmente i competitor di Amazon in questo settore, Google in primis. Se “copiata”, questa tecnologia potrebbe essere sfruttata in modo ben più pervasivo da Big G, che già oggi offre una caratteristica simile nei dispositivi Pixel, grazie al proprio Assistant, ma non negli speaker Home.

“Amazon non riesce a profilare gli utenti oltre i loro comportamenti in fatto di shopping”, ha spiegato al Time Jan Dawson, chief analyst di Jackdaw Research. Di converso, i prodotti del gruppo di Mountain View coinvolgono diversi aspetti della vita quotidiana di ognuno di noi, dalla posta elettronica alle ricerche su Web (solo per citarne un paio): ambiti in cui diventa cruciale interagire con account diversi.

 

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