Le preziose mappe Here di Nokia sono da poche settimane passate in mano al consorzio tedesco formato da Audi, Bmw e Daimler: sono quindi uscite dall’orbita prettamente informatica e tecnologica. Ma presto potrebbero rientrarvi. Secondo la Reuters, infatti, Amazon e Microsoft sarebbero pronte a fornire risorse di elaborazione su cloud ai tre colossi teutonici dell’automotive, tutti interessati allo sviluppo di tecnologie per i veicoli a guida autonoma. Inoltre, la società guidata da Jeff Bezos potrebbe diventare a breve azionista di Here. L’ex divisione di Nokia è stata pagata circa 2,55 miliardi di euro: il gruppo finlandese ha così potuto fare cassa in vista del completamento dell’acquisizione di Alcatel-Lucent, che ha portato Nokia a rafforzare la propria posizione nel mercato delle tecnologie per le reti mobili.
I sistemi di mapping e l’enorme mole di dati in possesso di Here sono fondamentali per la creazione di un’auto a guida completamente autonoma: veicoli di questo genere sono in grado di trarre grandissimi vantaggi dalle informazioni geospaziali della piattaforma Here, a cui si aggiungono anche i dati elaborati da videocamere e sensori di cui questi prototipi sono imbottiti. Inoltre, i dati di geolocalizzazione potrebbero essere condivisi con gli altri utenti sulla strada, rendendo la “rete” ancora più affidabile.
È ovvio che dati di queste genere, per essere sfruttati al meglio, vanno elaborati anche in tempo reale. Ecco quindi che l’intervento di Amazon e di Microsoft, i due principali vendor di cloud pubblico, avrebbe senso. Secondo la Reuters, ci sarebbero anche altri tre soggetti interessati a prendere parte al progetto. Si tratta di Renault, Ford e Continental: quest’ultima dovrebbe esporsi pubblicamente nei prossimi mesi. Il mercato delle auto connesse e di quelle a guida autonoma, riporta Exane Bnp Paribas, potrebbe valere nel prossimo futuro circa 50 miliardi di dollari.
Da prodotto di Nokia, Here è ora diventata una sorta di società a sé stante, indipendente dalle tre aziende di automotive, e opererà al riparo di ogni possibile interferenza dei loro azionisti. La missione della nuova Here sarà invece quella di collaborare con altri operatori, impegnati nello sviluppo di standard e sistemi di trasmissione dati per i veicoli connessi e dotati di servizi cloud-based.