18/03/2020 di Redazione

Amazon, giro di vite: solo rifornimenti “essenziali” nei magazzini

Per fronteggiare l’emergenza del coronavirus, da qui al 5 di aprile l’azienda rifornirà i propri magazzini statunitensi ed europei solo di beni considerati come di prima necessità. Ma l’elenco è piuttosto ampio.

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A causa dell’emergenza coronavirus, nei magazzini di Amazon per un po’ di tempo arriveranno solo beni “di prima necessità”, come i dispositivi medici, i prodotti per l’igiene della casa e alcuni alimentari. Per alcuni di questi beni, infatti, le scorte rischierebbero di scarseggiare se non vi fosse data priorità, considerando che molti utenti si sono lanciati nell’acquisto di gel igienizzanti, detersivi e forniture mediche. 

La decisione annunciata dall’azienda di Seattle riguarda i centri logistici statunitensi ed europei ed è estesa, per il momento, fino al 5 di aprile. In una nota inviata ai suoi rivenditori nella giornata di martedì, spiega Reuters, Amazon ha comunicato che la domanda è in crescita per alcuni tipi di articolo, ai quali dunque verrà data priorità per “ricevere, rifornire e inviare rapidamente questi prodotti ai clienti”

La scelta di limitare i rifornimenti tuttavia non deve gettare gli utenti nel panico, e dunque spingerli a una corsa forsennata agli acquisti (scene a cui già abbiamo assistito nella Gdo): la piattaforma di e-commerce continua a funzionare e non ci sono limitazioni nelle categorie di prodotti ordinabili. Semplicemente, le merci che dovessero esaurirsi non saranno rimpiazzate con nuovi rifornimenti da qui al 5 di aprile, a meno che si tratti di prodotti considerati utili per la gestione della crisi sanitaria.

La lista dei beni che continueranno a beneficiare di regolari approvvigionamenti, inoltre, è piuttosto ampia. Oltre alle forniture sanitarie e ai prodotti per l’igiene della casa, vi sono inclusi i prodotti per la cura dei bambini e per la cura della persona, i materiali industriali e scientifici, gli alimenti e accessori per animali domestici, gli alimentari e i libri.  

Per soddisfare la crescita degli ordini di queste settimane e rimpiazzare temporaneamente le persone in quarantena, ieri l’azienda ha annunciato di voler assumere 100mila nuovi collaboratori. Molti degli attuali hanno espresso preoccupazioni e lamentele circa la carenza di adeguate protezioni dai rischi del contagio, come riassunto in una petizione online.

 

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