28/12/2011 di Redazione

Amazon: il supercomputer è virtuale ed economico

Elastic Compute Cloud di Amazon, conosciuto anche come EC2, è il 42mo supercomputer al mondo per velocità di elaborazione. È in grado di gestire circa 240 trilioni di calcoli al secondo e offre tutti i vantaggi delle soluzioni cloud: chiunque può avere a

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In autunno Amazon ha implementato un supercomputer che si inserisce al 42mo posto nella classifica dei prodotti più potenti al mondo. Si chiama Elastic Compute Cloud (EC2) e la sua caratteristica più curiosa è che non esiste.

Si tratta, infatti, di un cluster di macchine virtuali via cloud che fornisce accesso immediato alle risorse di calcolo e allo storage virtuale, oltre a tutta una serie di altri servizi accessibili da qualsiasi macchina in rete. Per esempio, i Kindle Fire si appoggiano a EC2 per il rendering delle pagine web da visualizzare in modo da accelerarne il caricamento.

Il supercomputer di Amazon è virtuale, non esiste fisicamente

Come spiegato da Wired, EC2 dimostra da un lato la potenza dei servizi offerti da Amazon, dall'altra che nell'era di Internet chiunque può eseguire applicazioni su un supercomputer. Jason Stowe, amministratore delegato dell'azienda Computing Cycle, che aiuta ricercatori e aziende ad eseguire applicazioni di supercalcolo con EC2, ha spiegato che "oggi è possibile avere a disposizione cluster con dieci o ventimila processori con un clic del mouse. Grazie a EC2 si possono eseguire simulazioni di fluidodinamica, di dinamica molecolare, analisi finanziarie e del rischio, sequenziamenti del DNA e molto altro."

Per ottenere tutto questo bastano investimenti minimi, rispetto ovviamente a quello che costerebbe implementare un supercomputer in locale. Per avere un metro di misura, questo autunno Computing Cycle ha impostato un supercomputer virtuale per una grande azienda farmaceutica che predisponeva 30mila core e costava "solo" 1.279 dollari l'ora.

Un prodotto analogo in un data center costerebbe fra 5 e 10 milioni di dollari, oltre ai tempi necessari per scegliere un fornitore, acquistare l'hardware e aspettare che sia consegnato, montarlo e metterlo in funzione. Il tutto potrebbe richiedere dai sei a 12 mesi, durante i quali le esigenze del cliente potrebbero essere cambiate.

Questo non significa che non ci sarà più bisogno di supercomputer dedicati da installare in particolari strutture, ma che chi non si può permettere investimenti così costosi o chi ne ha bisogno solo per limitate finestre di tempo trova nei supercomputer virtuali la soluzione su misura per le proprie necessità.

EC2 fa fronte a tutti i servizi Amazon ma può anche offrire potenza di calcolo a richiesta

Ovviamente l'argomento sta scatenando un acceso dibattito, perché non mancano i detrattori del cloud. Il mese scorso, durante una tavola rotonda a San Francisco, molte aziende impegnate nella costruzione di supercomputer - tra cui Cray e Penguin Computing - hanno insistito sul fatto che i servizi di cloud non possono eguagliare quello che si ottiene dal cluster dedicato quando si tratta di "high-performance computing", o HPC. EC2 tuttavia ha dimostrato di avere la capacità di competere con i supercomputer che sono costruiti con microprocessori ordinari. 

Il supercomputer virtuale di Amazon è in grado di gestire circa 240 trilioni di calcoli al secondo. A confronto, il Computer K raggiunge i 10 quadrilioni di calcoli al secondo. Questo perché il computer cluster K utilizza hardware specializzato che non è disponibile nel sistema cloud di Amazon o nei primi 25 supercomputer al momento esistenti. Il punto è che sebbene alcuni ricercatori abbiano bisogno dei petaflop per il loro lavoro, molti altri possono svolgere egregiamente i loro compiti con i teraflop.

Il vantaggio maggiore offerto da EC2 resta la modularità dell'offerta, che consente di implementare cluster su misura per le richieste con spese contenute e in tempi immediati:

Con i supercomputer virtuali come quello di Amazon sono sufficienti poche ore per avere a disposizione la potenza di calcolo virtuale di cui si necessita, con tariffe orarie per l'uso. Certo, la potenza sarà inferiore a quella di un sistema non virtualizzato, ma per chi non ha esigenze pazzesche è una soluzione ideale.

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