13/02/2018 di Redazione

Amazon si dedica ai chip per l'intelligenza artificiale e per i video

Secondo indiscrezioni, il colosso di Seattle starebbe lavorando a un nuovo processore di AI destinato ai dispositivi Echo. Altri rumors riferiscono dell'acquisto di Blink, azienda che produce videocamere per la sorveglianza (e i retivi chip).

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Un chip progettato ad hoc per l'intelligenza artificiale, con l'intento di velocissare le capacità di “ragionamento” di Alexa: Amazon sta progettando qualcosa di simile, stando alle indiscrezioni di una “persona a conoscenza dei fatti” riportate dal sito The Information. Un'iniziativa che potrà servire a distanziare la concorrenza sul terreno degli assistenti virtuali e dei prodotti che li contengono, come gli smart speaker (Echo, nel caso dell'azienda di Seattle), gli smartphone, gli smart Tv e gli smartwatch. Anche Amazon, dunque, starebbe seguendo la via intrapresa da Google ed Apple (ma si potrebbe citare anche Tesla nell'ambito dell'automotive) cioè quella di realizzare in casa processori dedicati all'intelligenza artificiale.

 

A detta della fonte, il chip sarà destinato ai dispositivi Echo e ad altri oggetti animati dal software di Alexa, permettendo a quest'ultimo di gestire una maggior quantità di richieste direttamente sul chip invece che nel cloud e, dunque, consentendogli rispondere più velocemente ai comandi vocali. Le operazioni più complesse o impegnative, come la riproduzione musicale, potranno ancora necessitare di un appoggio esterno, quello di un server in cloud che riceve, elabora e restituisce dati. Ma le richieste più semplici, come le risposte alle domande su che ora sia, con il nuovo chip saranno processate in locale, con notevoli vantaggi di rapidità e di funzionamento esteso alla modalità offline.

 

Sempre a proposito di processori, ma di altro genere, Amazon sembrerebbe aver realizzato un colpaccio passato inosservato finora: un'acquisizione da 90 milioni di dollari. Come riportato in esclusiva da Reuters, sul finire del 2017 il colosso di Seattle avrebbe acquistato Bllink, una startup che produce videocamere di sicurezza. Le mire del compratore non sarebbero però tanto sull'hardware fatto e finito, quanto sui processori proprietari di Blink, il cui merito è quello di permettere alle videocamere di consumare poca energia e di durare più a lungo.

 

 

 

L'acquisizione ha liberato Amazon dai vincoli e dai costi economici di una fornitura da produttori terzi, e potrà fruttare non poco nel campo dei dispositivi di videosorveglianza. L'azienda di Jeff Bezos, secondo la fonte anonima, è intenzionata a usare questi chip fin da subito sulla propria Cloud Cam, una videocamera di sicurezza integrata con Alexa. Secondo alcuni analisti, citati da Reuters, non è difficile immaginare future applicazioni nel campo dei droni, delle consegne a domicilio di Amazon Key e dei negozi sul modello di Amazon Go.

 

 

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