15/07/2016 di Redazione

Amazon Web Services avvicina dati e sviluppatori

Aws ha arricchito il proprio Database Migration Service con funzioni di replica continua su più zone di disponibilità. La piattaforma ora supporta anche il database server Sap Ase e le connessioni Ssl con nuovi sistemi come Aurora e MariaDb. Ma il colosso

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Amazon Web Services alza l’asticella dell’integrità e della ridondanza dei dati. Il colosso del cloud ha infatti annunciato il supporto alla replica continua per il proprio Database Migration Service (Dms): i clienti da oggi possono attivare implementazioni Multi-Az (su più zone di disponibilità di Aws), che forniscono una replica continua e completamente fault tolerant grazie alla ridondanza server. In una mossa inclusiva, inoltre, Amazon Web Services ha apportato ulteriori modifiche al proprio servizio di migrazione, che ora supporta anche Sap Ase (già Sap Sybase Ase) come sorgente e destinazione finale. I clienti possono così spostare dati da e verso un database Ase operante on-premise oppure in cloud (tramite il servizio Ec2 del gruppo). Le informazioni possono anche essere mosse tra Ase e tutte le piattaforme supportate da Dms, inclusa Amazon Redshift.

L’elenco include anche la conversione da sistemi come quelli di Oracle e Microsoft Sql Server e proprio le data warehouse del gigante di Redwood Shores (oltre a quelle di Teradata) sono oggi compatibili con Dms. Dal punto di vista della sicurezza dell’informazione, il servizio di migrazione di Aws supporta ora le connessioni Ssl con gli endpoint anche per i sistemi Sql Server, PostgreSql, Amazon Aurora, MySql e MariaDb.

Ma il gruppo statunitense ha fatto notizia anche per un’acquisizione. L’azienda ha rilevato la startup Cloud9, di San Francisco, per una cifra non comunicata. La piccola società ha creato un ambiente di sviluppo integrato (Ide) per facilitare la collaborazione dei developer impegnati sul Web e nella realizzazione di app mobili. Cloud9 continuerà a offrire i suoi servizi mentre concorrerà allo sviluppo di nuovi strumenti con Aws.

 

L'ambiente di sviluppo integrato di Cloud9

 

Fondata nel 2010, la startup supporta oggi circa quaranta linguaggi di programmazione diversi e consente ai developer organizzati in gruppi di lavoro distanti tra loro di scrivere e modificare il codice, per poi testarlo su trecento browser e sistemi operativi virtuali differenti. Tra i suoi clienti più noti figurano Salesforce e Soundcloud e l’offerta di Cloud9 è basata sul modello freemium. I livelli del pacchetto sono quattro: gratuito, 19 dollari per utente al mese, 29 dollari e infine il grado enterprise, disponibile a un prezzo variabile a seconda della dimensione dell’azienda.

Ma come potrebbe Aws sfruttare la tecnologia di Cloud9? Amazon Web Services è il fornitore cloud più popolare tra i giovani sviluppatori e gli startupper: riuscire a offrire un ambiente integrato, che accorcia le distanze tra team di lavoro dislocati in varie parti del mondo, potrebbe invogliare altri “imprenditori digitali” a salire in carrozza.

 

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