19/09/2017 di Redazione

Amazon Web Services inaugura la tariffazione al secondo

Dal 2 ottobre l’utilizzo delle istanze Linux Ec2 non sarà più addebitato in base ai minuti: un cambiamento valido per tutte le zone di disponibilità del provider. Il cambiamento investe anche i servizi Ebs per lo storage, Elastic Mapreduce (Emr) e Batch.

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Una precisione di questo livello non era mai stata raggiunta. Dal prossimo 2 ottobre Amazon Web Services farà partire la fatturazione misurata al secondo per il proprio servizio Elastic Compute Cloud (Ec2), che consente ad aziende e sviluppatori di approfittare della potenza di calcolo della nuvola per carichi di lavoro più o meno intensivi. Il nuovo calcolo delle tariffe varrà per tutte le istanze basate su Linux create e supererà di fatto il conteggio al minuto, che è sicuramente più preciso dell’originale tariffazione oraria di Aws, ma rappresenta comunque in molti casi un surplus di spesa per i clienti. Portando il calcolo a livello dei secondi, quindi, il provider di Seattle permetterà soprattutto agli sviluppatori di rendere la bolletta più leggera. La novità riguarda tutte le istanze on demand, riservate e spot, oltre ai volumi di storage a blocchi Ebs.

Fanno parte del piano anche i servizi Emr (Elastic Mapreduce) e Batch: la prima soluzione fornisce un framework Hadoop gestito per l’elaborazione dei Big Data, mentre il secondo permette di eseguire centinaia di migliaia di lavori di elaborazione in batch su Amazon Web Services, effettuando in modo dinamico il provisioning della quantità e del tipo ottimali delle risorse di calcolo in base al volume e ai requisiti di risorse specifici ai lavori in batch inviati.

Come sottolineato dal provider, la novità sarà effettiva in tutte le zone di disponibilità dei servizi, tranne che per le istanze basate su Windows o su altre distro di Linux (come Red Hat e Suse), per le quali varrà ancora la tariffazione oraria. Il primo minuto, comunque, verrà sempre addebitato interamente.

 

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