04/11/2011 di Redazione

AMD cambia marcia. E taglia il 10% dei dipendenti

Advanced Micro Devices ridurrà di un decimo la propria forza lavoro su scala globale, pari a circa 12mila addetti, nell’ottica di contenere i costi, investire sui chip a bassa potenza per data center e focalizzare l’offerta sui mercati emergenti a più ele

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Novità in vista per il secondo più grande produttore di processori al mondo, e non si tratta solo di nuovi annunci di prodotto, come quello che è in programma a metà mese inerente un importante aggiornamento della famiglia di chip per server Opteron.


Come riportato da Bloomberg, AMD ha ufficializzato in una nota il taglio del 10% della propria forza lavoro su scala globale, pari a circa 12mila dipendenti, nell’ottica di contenere i costi e focalizzare l’offerta di prodotto sui mercati emergenti a più elevato tasso di crescita. La riduzione di organico interesserà tutti i livelli della compagnia, manager quindi compresi, e comporterà spese per 105 milioni di dollari, la maggior parte delle quali verrà iscritta nel bilancio del quarto trimestre fiscale.

Il piano di ristrutturazione fa parte della strategia che il nuovo Ceo Rory Read, insediatosi a Sunnyvale lo scorso agosto, ha messo a punto per riportare la società a livelli di profitto adeguati e dare più sostanza al business legato allo sviluppo dei chip. Nel 2009, va ricordato, Amd completò lo spin off delle operazioni di manufacturing, costituendo una joint venture (Globalfoundries) con il governo di Abu Dhabi ed eliminando nell’occasione circa 1.100 posti di lavoro.

Per l’esercizio 2012 l’obiettivo è quello di generare un saving sulle spese operative di circa 200 milioni di dollari. Tale cifra servirà a finanziare la realizzazione di nuovi processori a bassa potenza destinati al segmento dei data center.

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