20/07/2012 di Redazione

Amd, ricavi in discesa e chip per tablet alle porte

La casa di Sunnyvale archivia il trimestre fiscale con ricavi in ribasso dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2011 e registra un piccolo utile che segna l’inversione di tendenza rispetto alla pesante perdita dei primi tre mesi. A fine agosto, secondo

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Entro un mese Amd potrebbe entrare con decisione nel mercato dei chip per tablet e candidarsi al ruolo di terzo incomodo in un comparto che oggi vede contrapposte da una parte Intel e la tecnologia x86 e dall’altra Qualcomm, Nvidia e Texas Instruments e il partito dei produttori fedeli all’architettura Arm.

La road map di Amd in campo mobile


La società californiana, stando a diverse indiscrezioni apparse su siti e blogtecnologici, sarebbe infatti pronta a lanciare i suoi primi chip multi core a basso consumo per tablet (si parla di 3 Watt di potenza assorbita) basati sulla nuova piattaforma “Jaguar” in occasione dello Hot Chips Symposium, in programma a Cupertino il 28 di agosto.

Amd, a dirla tutta, vanta già oggi a catalogo soluzioni indirizzate ai tablet - le Apu (Accelerated processing unit) Desna, che nel corso del prossimo autunno dovrebbero essere sostituite dalla nuova famiglia Hondo, anch’essa realizzata con processo litografico a 40 nanometri – ma al momento è rimasta sostanzialmente ai margini di questo mercato. Ed ecco quindi spiegato l’arrivo di due nuovi chip, basati su tecnologia di produzione a 28 nanometri, capaci di esibire prestazioni superiori (grafica 3D e supporto video alta definizione) agli Atom di Intel.

Attesi al debutto a fine mese, con disponibilità effettiva a partire dal 2013, ci sarebbero nel dettaglio le nuove Apu Tamesh (in configurazione dual core) e Kabini (con due o quattro cervelli), entrambi indirizzatti a slate e tablet Windows 8 e Android.

La casa di Sunnyvale ha nel frattempo reso noti i risultati finanziari del secondo trimestre fiscale, andato in archivio con un fatturato in calo dell’11% anno su anno a 1,41 miliardi di dollari e con un utile di 37 milioni che “compensa” la perdita di 590 milioni registrata nel trimestre precedente (ma che risulta essere inferiore ai 61 milioni di dodici mesi fa).

Il Ceo di Amd, Rory Read, ha commentato i risultati non certo brillanti del periodo adducendo alla “debolezza generale dell'economia globale, alla  riduzione degli acquisti da parte dei consumatori e alla domanda in contrazione dal canale di vendita per i nostri processori desktop in Cina ed Europa” i motivi del calo delle entrate.

I risultati finanziari di Amd


Lo stesso numero uno ha però assicurato come la compagnia rimanga ottimista circa “le future opportunità date dalle Apu” ma ha anche ammesso come la società abbia “perso quote di mercato nel secondo trimestre” nel business dei processori per pc desktop e server. Ed a rendere ancora più marcata la differenza con i conti di Intel – fatturato in crescita del 4% anno su anno a 13,5 miliardi di dollari – ci sono oltre tutto i risultati della divisione Computing Solutions, quella per l'appunto delle Cpu, il giro d’affari del 13%, sia rispetto al trimestre precedente sia allo stesso periodo dello scorso anno.

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