26/04/2007 di Redazione

Anche Nokia aderisce al progetto "mobile wallet"

GSM Association è certa di poter implementare a breve uno standard internazionale per i pagamenti wireless via cellulare.

Introduzione

Nokia ha finalmente aderito al progetto "mobile wallet" (portafoglio mobile) della GSM Association che si propone di creare un unico standard hardware/software per i pagamenti wireless (NFC) con i cellulari. Si completa così il roster che vede in prima linea almeno 14 colossi IT come AT&T, China Mobile, Telecom Italia, Wind, Vodafone, e NTT DoCoMo.

L'obiettivo, quindi, è di ottenere un chip da integrare nei cellulari che possa permettere in effettuare pagamenti wireless "a corto raggio"in tutti i negozi del mondo. Il progetto "Pay-Buy Mobile" è stato avviato lo scorso febbraio e prende esempio dagli attuali servizi giapponesi, che permettono ogni transazione con il solo passaggio "di prossimità" di un terminale mobile accanto ad un reader wireless.

Nokia, Samsung, e LG hanno confermato che i loro cellulari di nuova generazione potranno integrare senza problemi i nuovi chip. Ovviamente lo sviluppo proseguirà in collaborazione con gli enti di credito, come MasterCard che partecipa già dalla prima ora.

I primi test sullo standard globale saranno effettuati entro la fine dell'anno in Corea del Sud, in un'altra nazione asiatica e in un paese europeo - non ancora svelato. In Corea la sperimentazione sarà portata avanti da KTF e coinvolgerà i produttori di terminali, le società di credito e i negozianti. Il motivo di questa scelta è legato al fatto che il mercato coreano dispone già di 12 milioni di cellulari compatibili e 80 mila macchinette nei negozi.

Coinvolte anche Philips e Sony

"Lavoreremo insieme con SIM/Universal Integrated Circuit Card per attivare un ampio spettro di servizi sicuri, interoperabili e trasparenti, come i pagamenti a credito", si legge sul comunicato di GSMA. Anche Sony e NXP (Philips Semiconductors), che già forniscono sistemi analoghi per accedere a palazzi e trasporti pubblici, hanno deciso di aderire all'iniziativa.

Un altro aspetto interessante è che il rilancio dei servizi mobili finanziari, secondo Jupiter Research, sarebbe alimentato dalle stesse istituzioni bancarie, più che dalla domanda dei consumatori. L'obiettivo sono i più giovani, avanguardia indiscussa della digital-age.

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