06/03/2008 di Redazione

Android e LiMo, le armi si affilano

Open Handset Allianc e Linux Mobile Foundation si sfidano, e complicano non poco il mercato open source del segmento mobile.

Introduzione

Abbagliati dal marketing di Android abbiamo perso un po' tutti il polso della situazione, nel settore mobile. Dietro la cascata di boccoli d'oro della piattaforma realizzata da Open Handset Alliance (OHA) e Google si nasconde infatti una delle soluzioni Linux più interessanti del momento, ma non certo l'unica. Come dimenticare infatti la dimensione LiMo (Linux Mobile Foundation)?

Android vanta fra i sostenitori Google, HTC, Intel, Motorola, Qualcomm, T-Mobile e NVIDIA. Ma dietro a LiMo vi sono ben 32 colossi del settore, come ad esempio Motorola, NEC, NTT DoCoMo, Panasonic, Samsung e Vodafone. Per la cronaca è bene ricordare che Montavista e Wind River – che recentemente si sono accapigliate sulla paternità della prima dimostrazione di un prototipo Android – giocano in squadre diverse… o quasi. Montavista fa parte di LiMo, mentre WindRiver porta entrambe le casacche.

Comunque, la questione di fondo è che i due schieramenti, sebbene appartengano alla dimensione open source, hanno obiettivi e finalità strategico-commerciali "leggermente" diverse.

Giù i veli al GSMA

Durante il GSMA di Barcellona le aziende che fanno parte rispettivamente dei Consorzi Android e LiMo hanno presentato una serie di nuovi smartphone. ARM, Texas Instruments e Qualcomm hanno mostrato le loro linee, mentre dall'altra parte i prodotti sono stati ben 18. Prototipi che hanno incuriosito non poco la stampa specializzata.

Bisogna inoltre ricordare che se a novembre Competing Tooth e Claw Google hanno lanciato il loro software development kit (SDK), per la versione LiMo bisognerà attendere la fine dell'anno.

Uno dei momenti clou degli ultime mesi è stato certamente quando Google ha pubblicamente messo sul piatto 10 milioni di dollari, nel Developer Challenge, per le applicazioni di maggiore qualità realizzate su piattaforma Android. Gran mossa che però alla fine non ha riscosso molto successo, poiché la scadenza di consegna è stata prorogata dal 28 gennaio al 14 aprile. A dimostrazione che qualcosa non deve aver funzionato insomma.

Le prime differenze sostanziali

Al momento si può affermare senza problemi che le differenze sostanziali fra le due entità open source riguardano il metodo in cui procedono nello sviluppo le rispettive organizzazioni. Google è il leader indiscusso della Open Handset Alliance e chiaramente influenza le scelte degli altri 34 membri; LiMo, invece, è composto da vendor più o meno dello stesso livello.

Sotto il profilo tecnico invece le piattaforme differiscono per almeno un aspetto fondamentale. I membri di LiMo collaborano per realizzare un sistema operativo; i membri OHA si sono presentati con Android già ultimato.

Wind River Systems stessa, che è stata scelta da LiMo per lo sviluppo e fa parte di OHA, ha dichiarato apertamente che le due organizzazioni hanno ruoli distinti ma complementari. LiMo è concentrata nella riduzione della frammentazione del segmento e sta cercando quindi di raggiungere una standardizzazione mobile per il mondo del pinguino.

Open Handset Alliance è indirizzata invece verso la creazione di una soluzione completa che agevoli l'open source, quindi l'intero ecosistema correlato. Fondamentalmente vorrebbe essere "l'unica soluzione".

La questione più delicata riguarda purtroppo però l'interoperabilità fra i dispositivi dotati di piattaforma LiMO e OHA. "Entrambe le piattaforme sono derivate da Linux, ma quando si entra nel mercato Linux vi sono un gran numero di condizioni date per scontate, e molti modi per soddisfarle", ha dichiarato Ken Dulaney, analista di Gartner. "Sebbene dicano di essere totalmente compatibili gli uni con gli altri, io non lo credo affatto".

Open source, una famiglia troppo allargata?

Ormai, secondo molti esperti del settore, pare che il concetto di "open source" sia troppo vasto per essere identificato con qualcosa di univoco. "Possono usare ogni pezzo del rispettivo ambiente, ma la domanda è cosa considerare per buono del loro ambiente, e questo ha a che vedere con le interfacce e le applicazioni chiave", ha ribadito Dulaney di Gartner.

Se da una parte LiMo sfrutta Azingo Mobile, una suite di software open mobile e servizi per le imprese che permettono la gestione di soluzioni web 2.0, multimediali, grafiche, Android si affida a Google.

"La presenza di Azingo e Google è il motivo per cui credo che queste due piattaforme siano in competizione", ha aggiunto Dulaney. "Gli sviluppatori open source hanno sempre un modo bizzarro di discutere; possono dire che puoi far girare applicazioni LiMo su Google – potresti ma dovresti adattare il tutto ad Android".

Lo scenario si complica

Linux Phone Standards (LiPS) Forum e the Open Mobile Alliance stanno lavorando insieme per standardizzare i servizi mobili di nuova generazione. LiPS fornisce le specifiche e gli standard per i servizi e le applicazioni utente delle piattaforme Linux per la telefonia; OMA si occupa invece delle specifiche open per l'interoperabilità dei servizi delle piattaforme e delle tecnologie di accesso al networking.

Lo scorso dicembre LiPS ha pubblicato le specifiche LiPS 1.0; le prossime versioni includeranno uno spettro di API (application programming interfaces) per consentire l'introduzione di nuovi prodotti. Insomma, ulteriori complicazioni per OHA e LiMo. Senza contare l'hype del momento.

Se da una parte OHA e LiMo sono attualmente leader del segmento, Sun propone la tecnologia JavaFX Mobile, che viene descritta come "un completo, pre-integrato sistema software per dispositivi mobili avanzati" e Palm è vicina al completamento del suoi sistema Linux.

Mercato Open a rischio frammentazione

"Vi è un grave rischio di frammentazione del mercato mobile Linux a causa della convergenza mobile", ha dichiarato Stephen Jones, direttore delle comunicazioni per OMA. "Le organizzazioni come OMA stanno lavorando duramente per fare in modo che non succeda".

L'unico modo per prevenire la cosa è che le imprese collaborino ad ogni fase di sviluppo, magari facendo pressione al momento giusto. Non a caso molti membri LiMo sono anche membri OHA, o comunque non hanno intenzione di adottare politiche esclusive.

ARM, ad esempio, è un membro LiMo, ma ha presentato a Barcellona un cellulare Android perché la sua tecnologia è presente nella maggior parte dei terminali presenti sul mercato, e vuole dimostrare che può lavorare con ogni genere di sistema operativo. ARM, inoltre, è uno dei tre membri che sostiene anche LiPS; gli altri sono Orange e MontaVista Software, che dispone anche dell'OS Mobilinux.

"Molte di queste aziende che sono membri di LiMo, LiPS e OHA sono clienti o partner anche di MontaVista," ha dichiaratio Jim Ready, CTO di MontaVista. Il tutto mentre Wind River Systems - la cui tecnologia LiMo è stata scelta come base di sviluppo per gli altri partner - fornisce a Palm la piattaforma Linux utilizzata sui suoi prodotti, in qualità di membro OHA, ottimizzerà Android per i produttori di chip.

"Entrambe le organizzazioni saranno fondamentali per guidare lo sviluppo della standardizzazione di mobile linux, e Wind River non vede l'ora di collaborare con entrambi," ha dichiarato il portavoce di Wind River.

Vi sarà una guerra?  Difficile dirlo. È più facile che i due più importanti sistemi operativi coesistano, nello stesso modo in cui i sistemi di altri smartphone, distribuiti da vendor diversi, coesistono.

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