24/01/2011 di Redazione

Android ha copiato il codice di Java. Anzi no

In Rete spuntano conferme secondo cui Google avrebe copiato 37 file del codice sorgente della versione 5 della Java2 Standard Edition nella release 2.2 del suo sistema operativo. Legittimando la causa legale avviata in agosto da Oracle. Poi, sempre dal We

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Florian Mueller, titolare del blog FOSS Patents, l’ha “sparata” grossa: eppure la sua analisi inerente il codice sorgente di Android, e in particolare di 37 file appartenenti alla versione 2.2 della piattaforma mobile di Google, non sembra campata per aria. E l’accusa che l’esperto ha mosso al gigante dei motori di ricerca è chiara: i file in questione sono gli stessi della tecnologia Java di Sun Microsystems, e quindi marchiati come “PROPRIETARY/CONFIDENTIAL” e in tutto e per tutto esclusivi all’uso da parte di chi ne detiene i diritti. E cioè Oracle, proprietaria di Sun dallo scorso anno.

Nel codice sorgetente di Android 2.2 ci sono file copiati da Java?



Oracle, del resto, aveva avviato causa legale contro Google lo scorso agosto evidenziando come Android e la virtual machine Dalvik utilizzata nel sistema operativo ledono brevetti e copyright del codice sorgente di Java. Dietro la sortita di Mueller c’è quindi una storia già nota, che ha ovviamente registrato le solite accuse e controaccuse del caso. Ma al post apparso venerdi in Rete si deve comunque una novità, e cioè quei 37 file apparsi in tutto e per tutto identici a quelli contenuti nella versione 5 della Java2 Standard Edition.
 
“Whether under a proprietary license or the GPL, the related code could not be legally relicensed under the Apache license by anyone other than the right holder (Oracle/Sun)”: anche senza essere degli sviluppatori provetti è chiaro che, se quanto riscontrato da Mueller fosse vero, per Google le cose si mettono (sulla carta) male. E difatti, in attesa delle lecite risposte provenienti dal quartier generale di Mountain View, ecco arrivare una sorta di smentita non ufficiale: i file in questione, si legge sul blog di un autorevole testata hi-tech come ZdNet, non sono stati al momento integrati in Android bensì utilizzati solo per i test. Un altro set di file è stato caricato nel repository del codice del sistema operativo ma non resi disponibili per il download sugli smartphone e sui tablet che utilizzano il software di Google.


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