14/11/2017 di Redazione

Android Oreo si farà furbo: meno spazio alle app poco usate

A partire dalla versione 8.1, il sistema operativo di Google potrà ridurre la dimensione occupata nello storage dalle applicazioni utilizzate raramente (purché gli sviluppatori abilitino tale funzione). Oreo, intanto, si fa strada.

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Le numerose app installate su un telefono o tablet Android non saranno più una “zavorra”, avida di spazio di storage e penalizzante dal punto di vista delle prestazioni del dispositivo. O almeno, non lo saranno più così tanto per chi potrà installare il prossimo aggiornamento previsto per il sistema operativo, cioè Android 8.1. La prossima release di Oreo, alla quale Google sta lavorando, introdurrà una funzione mirata a ridurre l'ingombro di alcune applicazioni: come scoperto dal sito XDA Developers, un nuovo comando del sistema operativo (chiamato sysprop pm.dexopt.unopt_after_inactive_days) potrà determinare se un'applicazione sia stata rimasta inattiva per diverso tempo, ovvero se non sia stata eseguita né in foregroud né in background per diversi giorni, e agire di conseguenza.

Le app di uso non frequente vengono quindi “declassate” e ridotte di dimensioni, attraverso un'operazione automatica che cambia l'estensione dei file. Per contro, tutte le altre applicazioni continuano a occupare nello storage il medesimo spazio richiesto dall'installazione e dai successivi aggiornamenti.

All'utente non sarà richiesta alcune operazione manuale, perché il meccanismo si attiverà da sé. Ma lo farà soltanto con le applicazioni programmate in modo da abilitare la funzione di “declassamento”, e dunque ci vorrà tempo prima che gli sviluppatori si adattino e consentano di rendere effettiva questa novità. I dispositivi Pixel e Nexus saranno i primi a poterne beneficiare quando, fra circa un mese, riceveranno l'aggiornamento ad Android 8.1, mentre per gli altri dispositivi elegibili sarà necessaria un'attesa più lunga.

 

 

 

Lo scorso settembre la presenza di Oreo nel parco dei dispositivi Android si limitava a un minuscolo 0,2%, realizzando poi progressi minimi nelle settimane successive. Nei primi giorni di novembre, secondo i dati ufficiali di Google, il “biscotto al cioccolato” era presente sullo 0,3% dei terminali in visita sul Play Store. Marshmallow e, a seguire, Lollipop dominavano la torta, mentre fette appena più piccole sono riservate a Nougat e KitKat. L'ormai datato Jelly Bean deteneva ancora un 6% di quota.

 

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