22/01/2016 di Redazione

“Android vale 31 miliardi di dollari”: parola di Oracle

I legali del gruppo di Redwood Shores, in causa contro Google per l’utilizzo improprio di Java nello sviluppo dell’ecosistema mobile, si “sono fatti scappare” qualche parola di troppo sul fatturato generato da Big G grazie al robottino verde. “Informazion

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La causa in corso tra Google e Oracle potrebbe costare cara a Big G, più in termini di segreti industriali che per eventuali sanzioni da pagare. Perché? Dalle carte del procedimento in corso su una controversia nata diversi anni fa tra i due colossi (Oracle accusa Google di aver sfruttato una versione modificata di Java per lo sviluppo di Android, senza pagare i diritti) sono emersi ghiotti dettagli sul business dell’ecosistema del robottino verde, il più diffuso sistema operativo mobile al mondo. Notizie altamente confidenziali, che i legali di Google avrebbero cercato in tutti i modi di non rendere pubbliche. Senza successo. In sostanza, dal 2008 Big G avrebbe fatturato grazie ad Android 31 miliardi di dollari, con 22 miliardi di profitti. A sostenerlo, nelle aule del tribunale, Annette Hurst, uno dei rappresentanti legali di Oracle. I dati finanziari legati all’os non sono mai stati resi pubblici singolarmente da Mountain View. I numeri sarebbero stati calcolati personalmente da Oracle, con un metodo che non è stato reso pubblico.

Secondo Bloomberg, il 20 gennaio Google avrebbe fatto pressione su un giudice federale di San Francisco per secretare una parte di trascrizioni pubbliche registrate durante l’udienza della scorsa settimana, sottolineando come l’avvocato di Oracle avesse erroneamente divulgato “informazioni altamente riservate”, prendendole da documenti a uso esclusivo dei rappresentanti legali. “Sono dati finanziari confidenziali e una loro diffusione potrebbe avere un impatto negativo sul business di Google”, ha dichiarato l’azienda.

Oracle avrebbe utilizzato le informazioni finanziarie di Big G per dimostrare la fretta degli sviluppatori di Android nell’utilizzare il software Java, con l’obiettivo di completare i lavori il prima possibile e trarre il maggior profitto dalla piattaforma. Ovviamente, più sarà alto il giro d’affari generato da Google, maggiore potrà essere il risarcimento avanzato da Oracle. La casa di Redwood Shores ha infatti chiesto un miliardo di dollari di indennizzo.

 

La querelle tra Oracle e Google si impernia sull'utilizzo di Java in Android

 

Ma le carte del tribunale di San Francisco hanno portato alla luce anche un’altra notizia. Google avrebbe pagato un miliardo di dollari per convincere Apple a mantenere sui propri iPhone il motore di ricerca di Mountain View come predefinito. La Hurst, legale di Oracle, avrebbe snocciolato altri numeri provenienti da una fonte interna a Big G, come la decisione presa dai due gruppi di condividere il 34% del fatturato proveniente dalle ricerche. Google, pur di mantenere la propria presenza nei melafonini, avrebbe quindi rinunciato anche a una parte notevole di introiti.

 

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