31/10/2014 di Redazione

Andy Rubin lascia Google, ad Android preferisce le startup

Dopo dieci anni di servizio e un fondamentale contributo alla nascita del sistema operativo del robottino, Rubin lascia la multinazionale per dedicarsi a un nuovo progetto: dirigerà un incubatore di startup operanti nel settore hardware. Gli analisti, in

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È la fine di un’era: Andy Rubin, uno dei padri fondatori del progetto Android, ha deciso di lasciare Google dopo dieci anni di onorato servizio. Dopo Hugo Barra, passato a Xiaomi lo scorso anno, la multinazionale perde quindi un'altra figura di rilievo. La conclusione del rapporto era comunque nell’aria, dal momento un paio d’anni fa Rubin aveva già abbandondato la direzione di Android (affidata poi a Sundar Pichai), per dedicarsi a progetti di robotica all’interno dei Google X Lab.  

Ora, con l’addio definitivo quartier generale di  Mountain View, il posto lasciato vuoto verrà occupato da James Kuffner, già ricercatore e membro del robotic group dei Google X Lab e ora anche direttore della divisione.

Che fine farà Rubin? Secondo quanto dichiarato dal Wall Street Journal, l’ormai ex dirigente di Big G troverà nuovi stimoli professionali dirigendo un nuovo incubatore per startup operanti nel settore hardware. Quasi a voler sottolineare (ma sono speculazioni) che a un prodotto maturo e affermato come Android questo informatico, che può vantarsi di aver contribuito alla rivoluzione mobile di questi anni, preferisce il rischio di progetti nuovi. Sempre secondo il Wall Street Journal, Rubin avrebbe detto di “non aver nessun problema di indipendenza” all’interno di Google e di aver lasciato l’azienda per poter seguire un progetto proprio.

 

(Foto: The New York Times)

 
Altre speculazioni le ha fatte Idc, definendo l’abbandono di Google come “sorprendente e apparentemente non pianificato”, secondo quanto dichiarato dall’analista Scott Strawn. “Se fosse frutto di una scelta volontaria di Rubin, ci si aspetterebbe che porti a termine parte dei progetti di robotica, per avere qualcosa da mostrare prima di andarsene”.  Se davvero fosse stata Google a volersi liberare di Rubin, i motivi sfuggono anche a Idc.

Le dichiarazioni formali dell’amministratore delegato Larry Page non chiariscono molto di più, al di là dei ringraziamenti di rito: “Con Android ha creato qualcosa di veramente notevole, con un miliardo di utenti soddisfatti. Grazie”, ha dichiarato Page, concedendosi poi un po’ di retorica: “Voglio augurare ad Andy tutto il meglio per il suo futuro”.

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