30/03/2017 di Redazione

Andy Rubin non cambia strada: lo smartphone “essenziale” è Android

Nei giorni scorsi l'ex pezzo grosso di Google ha mostrato un'immagine teaser del primo modello di Essential, sua nuova azienda. Ora dal presidente di Alphabet, Eric Schmidt, arriva la conferma: il sistema operativo scelto è Android.

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Andy Rubin non abbandona la sua creatura: Android è il sistema operativo che anima lo smartphone di Essential, nuova società dell'ex pezzo grosso di Google, nonché uno dei creatori del software del robottino verde. L'atteso primo modello nato dalla startup si è fatto vedere, in parte, per la prima volta con un'immagine teaser pubblicata dallo stesso Rubin su Twitter, lasciando appena trapelare qualche dettaglio che ha fatto pensare, appunto, ad Android. Ora la conferma, giunta addirittura da Eric Schmidt: il presidente di Alphabet in un tweet ha commentato la misteriora immagine parlando di “nuove fenomenali possibilità di scelte per gli utenti Android”.

 

Se dunque finora si è parlato dello smartphone di Essential come di un “anti-iPhone” o come un tentativo di far concorrenza a Google, ora si scopre che per uno degli elementi più importanti e caratterizzanti – il sistema operativo – Rubin si è rivolto a Mountain View, sua patria lavorativa fino al 2014. Da allora in poi, l'informatico newyorkese si è dedicato all'incubazione di startup attraverso la sua società Playgroung Global. In questi anni, uno dei focus dei progetti selezionati è stata l'intelligenza artificiale integrata a livello hardware, motivo per cui ci si attende che i prodotti Essential puntino su questo elemento (l'altra area di interesse di Playground sono i computer quantistici).

 

 

 

È dunque presumibile che la presenza di Android porti con sé l'integrazione dei più importanti servizi mobile di Google, come il Play Store, Drive, Maps e YouTube, ma c'è anche chi scommette su una forte personalizzazione del sistema operativo. Alcune indiscrezioni hanno parlato di un modello di generose dimensioni, simili a quelle dell'iPhone 7 Plus, e con schermo bezeless (ovvero con con cornice ridotta ai minimi termini), dotato di una tecnologia di riconoscimento della pressione tattile (anche in questo caso simile al 3D Touch di Apple). Non si esclude l'opzione di un design modulare, strada già tentata da Lg ma con scarso successo.

 

 

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