23/01/2011 di Redazione

App Store senza limiti, toccata quota 10 miliardi di download

Il negozio di applicazioni per iPhone, iPod Touch e iPad ha toccato uno storico traguardo, a due e mezzo dalla sua nascita. Ora le apps disponibili sono 350mila. La concorrenza insegue, lontana. E gli operatori telco europei lanciano l'allarme: rischio du

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Tre anni, anzi meno. Questo il tempo bastato all’App Store di Apple per toccare una cifra vertiginosa in fatto di numero di downloads effettuati dagli utenti di iPhone, iPod Touch e iPad: 10 miliardi. Il traguardo è stato toccato sabato mattina e a Cupertino non hanno come sempre aspettato troppo a celebrarlo con un’immagine grafica comparsa sul sito del negozio virtuale di applicazioni più frequentato del pianeta.

E c’è anche un curioso retroscena legato al 10milairdesimo download: tale Gail Davis, inglese di Orpington, si è portato a casa una “gif card” da 10mila dollari per aver centrato l’obiettivo. Altri numeri danno invece una dimensione più concreta di cos’è e cosa rappresenta per l’industria mobile (oltre che per Apple) l’App Store. A luglio 2008, quando fu aperto, disponeva di 500 apps, oggi sono oltre 350mila fra gratuite e a pagamento. Nei primi nove mesi di vita il negozio ha toccato un miliardo di download, per arrivare al tetto dei cinque miliardi, raggiunto nel giugno scorso, sono bastati, 23 mesi. Ne sono passati altri sette ed ecco l’annuncio del 10miliardesimo.



Come accoglieranno la notizia le varie Google, Microsoft, Research In Motion, Nokia e Samsung, e cioè coloro che hanno seguito l’esempio di Apple per salire sul carro delle apps mobili? Probabilmente come hanno fatto finora, e cioè cercando le “chiavi” giuste per rendere i rispettivi marketplace appetibili per il popolo degli smartphone e dei tablet. Chi con lecite velleità di successo, vedi Android, altri con difficoltà che sembrano al momento insuperabili.  La concorrenza, per farla però breve, insegue,. Da lontano: l'Android Marketplace è sì in fortissima ascesa ma supera appenba quota 200mila applicazioni, mentre molto meno ricchi sono, invece, i cataloghi che possono attualmente esibire sia Microsoft che Rim, che contanp circa 5mila e 15mila apps rispettivamente.

Apple, in attesa delle risposte della concorrenza, ovviamente gongola, anche se ha comunque le sue gatte da pelare. Da una parte gli sviluppatori, a volte critici per la rigidità del sistema di caricamento delle proprie apps nello Store; dall’altra la crociata che stanno portando avanti i carrier telco europei, e nella fattispecie Telefonica, Telecom Italia, Vodafone, France Telecom e Deutsche Telekom.

Gli operatori in questione hanno messo in piedi di recente una “task force” di esperti per monitorare potenziali pratiche anti concorrenziali e sotto attenta osservazione c’è il ruolo giocato nell’industria mobile da Google ed Apple, i cui sistemi operativi (Android e iOS) rischiano di creare un regime di “duopolio” nel mercato nel mercato degli smartphone e dei tablet.

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