Nonostante la vittoria
a metà sia di Apple sia di Samsung nell'ultimo processo
californiano, l'azienda di Cupertino ha deciso di ricorrere in appello.
In dettaglio i suoi legali hanno chiesto alla corte di ordinare a
Samsung di bloccare le
caratteristiche software che sono state accusate di infrangere i suoi
brevetti, e di rivedere
il conteggio dei danni per la terza volta.
Ricordiamo infatti che all'indomani del verdetto Apple aveva
lamentato il mancato conteggio dei danni relativi a una violazione, i
giurati erano stati nuovamente riuniti e alla fine l'importo della
multa per Samsung non era cambiato perché la nuova aggiunta era stata
bilanciata da uno "sconto" sulle altre ammende.
Apple contro Samsung: non è finita
Un metodo che evidentemente a Apple non è piaciuto, anche perché come
sottolineava Brian Love, docente alla Law School
dell'Università di Santa Clara, "l'ammontare che viene riconosciuto ad
Apple è meno del 10% di quello che aveva richiesto e probabilmente non
è nemmeno sufficiente per coprire le spese legali".
A questo giro il balletto delle cifre si gioca tutto attorno
allo slide-to-unlock e al "quick links", ossia quella
caratteristica che consente di scansionare i testi per individuare
numeri di telefono e indirizzi mail, consentendo di aprirli con
l'applicazione designata.
Ricordiamo che deve ancora essere presa la decisione riguardo alla
messa al bando dei prodotti riconosciuti colpevoli di violazione di
brevetti: una parte della sentenza che non era ancora stata definita e
di cui la giuria si occuperà presto.