06/10/2015 di Redazione

Apple compra Perceptio per scollegare gli iPhone dal cloud

Secondo Bloomberg l’azienda di Cupertino avrebbe acquisito la startup fondata da Zac Stone e Nicolas Pinto, che sviluppa tecnologia per dotare gli smartphone di sistemi di intelligenza artificiale e di deep learning. I dispositivi potranno così elaborare

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Apple ha a cuore il traffico dati dei propri utenti e, per dimostrarlo, ha acquisito la startup Perceptio, specializzata in soluzioni di intelligenza artificiale. La tecnologia sviluppata da questa azienda di Palo Alto, fondata da Zac Stone e Nicolas Pinto, consente di implementare sistemi di Ai e di apprendimento approfondito (deep learning) sugli smartphone, utilizzandoli ad esempio per una catalogazione più efficace delle fotografie senza ricorrere ad “aiuti esterni”, come repository presenti sul Web. In questo modo, quindi, alcuni servizi che solitamente vanno a intaccare il pacchetto dati dell’abbonamento telefonico potranno funzionare in maniera autonoma. Ovviamente tutto è ancora nel campo delle ipotesi, perché la teoria dovrà poi essere applicata al mondo reale. La notizia dell’acquisizione, riportata da Bloomberg, non ha ricevuto smentite dalla Mela e quindi è da ritenere attendibile. L’azienda di Cupertino, come al suo solito, ha affidato a un portavoce la classica frase di rito: “Di tanto in tanto Apple compra compagnie tecnologiche più piccole e generalmente non discutiamo scopi e obiettivi”.

I due fondatori di Perceptio, Stone e Pinto, sono ricercatori appassionati di intelligenza artificiale. Il primo ha un PhD in computer vision ottenuto all’Università di Harvard, mentre il secondo su Twitter si definisce hacker, ricercatore, imprenditore e professore di scienze informatiche presso il Mit e l’Università di Harvard. La coppia si era già guadagnata una piccola fetta di celebrità inventando Smoothie, app per la condivisione di fotografie e per la creazione di filmati e Gif animate.

In generale, circolano però poche informazioni precise sulla startup fondata dai due ricercatori. Nel 2014 il sito Re/code pubblicò un articolo sull’azienda, specificando che la mission della compagnia era quella di offrire agli smartphone la possibilità di elaborare dati in modo avanzato senza condividere le informazioni utente sulla cloud. Quindi, affidandosi esclusivamente alle capacità del dispositivo. Pinto e Stone hanno passato oltre un anno a spaccarsi la testa per individuare il modo migliore con cui implementare complesse reti neurali in modo locale.

 

L'app Smoothie, realizzata da Zac Stone e Nicolas Pinto

 

La coppia si è concentrata inizialmente sul riconoscimento facciale, con l’obiettivo di cambiare le carte in gioco. Le soluzioni esistenti attualmente, come quelle offerte da Facebook e Google, necessitano di una connessione Internet con cui caricare le fotografie. Queste, una volta nel Web, finiscono nel cloud, dove c’è sufficiente potenza elaborativa per effettuare i confronti tra migliaia di immagini. Capacità di cui gli smartphone attuali, pur essendo ormai molto “dotati”, non dispongono. Si vedrà se Perceptio offrirà ad Apple ciò di cui la Mela ha bisogno.

 

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