02/05/2011 di Redazione

Apple, condizioni inumane per produrre l'iPad 2

Una nuova indagine indipendente conferma i sospetti su alcuni impianti di produzione in Cina, dove si realizzano iPad e iPhone. Apple non è tenuta a intervenire, ma la sua immagine ne risente.

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I gadget elettronici di moda, come iPad e smartphone in generale, nascono da condizioni di lavoro inumane. Questo sostanzialmente quello che si può dedurre dalle notizie che giungono dalla Cina, e in particolare dalla fabbrica Foxconn di Shenzen, nota per la produzione dell'iPad.

Steve Jobs sarà ricordato come l'Ebenezer Scrooge dei nostri giorni?

Da circa un anno ormai, periodicamente, veniamo a sapere di come questo luogo faccia segnare un tasso di suicidi più alti della media, e di come questi siano direttamente legati alle condizioni di lavoro. Il problema è stato arginato, almeno parzialmente, con protezioni sui tetti, contratti "antisuicidio" e monaci nelle linee di produzione.

Oggi si aggiungono altri dettagli, grazie alle indagini di ONG indipendenti: il Centre for Research on Multinational Corporations e il gruppo Students & Scholars Against Corporate Misbehaviour (Sacom). Grazie a – rischiose – interviste con i lavoratori, emerge che alla Foxconn si fanno straordinari obbligatori non pagati, che è proibito parlare con i colleghi durante l'orario di lavoro, che ogni mattina c'è una riunione motivazionale non pagata di 20 minuti. E anche che le "regole draconiane" si estendono alla vita privata dei lavoratori, che vivono in dormitori gestiti dall'azienda stessa.

E non mancano azioni punitive per chi non raggiunge gli obiettivi prefissati, rigidi ritmi di vita imposti dalla dirigenza, e persino umiliazioni pubbliche per chi viola le regole. Storie allucinanti, che i dirigenti dell'azienda non hanno negato, e che ci si aspetterebbe di sentire quando si parla di laboratori illegali negli scantinati, non di un'enorme compagnia parte della Fortune 500.

E invece chi costruisce i nostri gadget preferiti vive in "un mondo dickensiano, che in occidente sarebbe considerato scioccante", scrive l'inglese The Observer, inserto di The Guardian.

Una situazione che viola le stesse (elastiche) leggi sul lavoro cinese, e anche le linee guida che Apple fornisce ai fornitori – nell'intento di difendere la propria immagine aziendale. D'altra parte i dirigenti di Cupertino conoscono i fatti, grazie a indagini interne, piuttosto bene. E sanno essere solerti nelle iniziative, quando ritengono che sia il caso: tre dipendenti Foxconn sono stati infatti arrestati di recente, per aver diffuso dettagli sul design dell'iPad 2 prima che fosse messo in commercio. 

Le ragioni di questi avvenimenti? Una domanda sempre superiore alle possibilità di produzione per i prodotti Apple, in particolare per l'iPad 2. La domanda è alta anche perché i consumatori ritengono il prezzo accettabile.  

Quanto costerebbero l'iPad, l'Phone e tutti gli altri dispositivi elettronici, se si passasse da un "mondo dickensiano" a uno più accettabile?

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