18/05/2015 di Redazione

Apple “mischia” i satelliti Gps grazie a Coherent Navigation

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, Cupertino avrebbe comprato la startup californiana specializzata nelle tecnologie di High Integrity Gps: un sistema che unisce i segnali provenienti dalla media e dalla bassa orbita terrestre per ottenere indicazion

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La guerra nelle strade continua. O meglio, si dovrebbe dire sulle strade. No, non si parla di battaglie tra gang rivali, ma delle acquisizioni e degli spostamenti di mercato che stanno caratterizzando negli ultimi tempi le tecnologie di navigazione Gps. L’ultima in ordine di tempo a richiamare l’attenzione dei cronisti è stata Apple che, a quanto riportato inizialmente da alcuni media statunitensi, avrebbe comprato Coherent Navigation. Si tratta di un’azienda della Bay Area sviluppatrice di alcuni prodotti relativi a “servizi geografici” e alle mappe, che la Mela potrebbe in futuro implementare nei suoi dispositivi. Non si conoscono ancora i dettagli dell’eventuale transazione, ma la casa di Cupertino, se le indiscrezioni venissero confermate, potrebbe inglobare le conoscenze di Coherent sulle tecnologie di High Integrity Gps.

Conosciuto come iGps, è un sistema che unisce il segnale proveniente dai classici satelliti dell’orbita terrestre media, con quelli gravitanti nell’orbita terrestre bassa (780 chilometri dalla superficie del pianeta). Questi ultimi, inclusi nel progetto Iridium, si occupano di trasmettere sia la voce che il segnale dati e offrono maggiore accuratezza e resistenza, unite a un’integrità di segnale migliore. L’obiettivo di Iridium è fornire indicazioni con tolleranze nell’ordine di qualche centimetro.

Non è ancora chiaro, però, cosa potrà sviluppare all’interno di Apple la nuova forza lavoro acquisita da Coherent. Tra i dipendenti, si trovano anche grandi nomi del settore, come l’ex Ceo della startup californiana, Paul Lego e i cofondatori William Bencze e Brett Ledvina. Il potenziato “Map team” si troverà sicuramente a fare i conti con la spietata concorrenza di Google Mape e di Here, la divisione di Nokia in procinto di lasciare la casa finlandese verso nuovi lidi. Anche se la sua destinazione finale non è ancora nota.

 

 

Apple ha lavorato duramente in questi anni per migliorare le sue tecnologie di navigazione. In particolar modo da quando decise di sganciarsi nel 2012 dai servizi offerti da Big G per sviluppare un sistema proprietario. Google Maps trova ancora oggi riparo in oltre un miliardo di dispositivi, anche se la sua fortuna è ovviamente collegata all’enorme diffusione di Android. Vedremo ora se la nuova collaborazione tra Cupertino e Coherent Navigation arriverà presto alla meta e, soprattutto, in che modo.

 

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