Tim Cook si è tolto subito il dente: sul palco della conferenza di Apple, riservata a un pubblico di eletti ammessi nel quartiere generale di Cupertino, l’amministratore delegato ha definito l’iPhone come un dispositivo dalla natura “profondamente personale” e ha fatto allusione al braccio di ferro con l’Fbi e il Dipartimento di Giustizia citando la necessità di “decidere, in quanto nazione, quanto potere debbano avere i governi sui nostri dati e sulla nostra privacy”.
La discussione è subito scivolata su altri due temi non strettamente tecnologici, meno spinosi del precedente: la riduzione dell’impatto ambientale e la ricerca medica. Temi certamente importanti, su cui Apple è impegnata – rispettivamente – con un progetto di ricerca e sviluppo mirato a ridurre al minimo o componenti non riciclabili dei suoi device e con ResearchKit. Si tratta di una piattaforma per lo sviluppo di applicazioni healthcare, che per esempio aiutano i malati di Parkinson a monitorare e rallentare l’avanzata della malattia, o gli affetti da epilessia a prevedere gli attacchi. Sempre in tema di healthcare, il chief operating officer, Jeff William, ha annunciato il lancio di CareKit, una piattaforma per lo sviluppo di applicazioni che consentono all’utente finale di monitorare la propria salute. Il framework sarà disponibile come prodotto open source dal mese prossimo, con inclusi quattro moduli: Care Card (per progettare app con cui controllare la corretta assunzione di farmaci o l’esecuzione di esercizi nella propria routine), Symptom and Measurement Tracker (monitoraggio dei sintomi o dell’evoluzione di un disturbo), Insight Dashboard (mappa dei sintomi e dell’efficacia delle terapie) e Connect (comunicazione fra pazienti e personale medico).
“Da quando l’abbiamo lanciato, un anno fa, l’Apple Watch è stato lo smartwatch più venduto al mondo”, ha esordito Tim Cook introducendo il primo degli annunci di prodotto già ampiamente anticipati dai rumors. Le novità dell’orologio smart, come previsto, si limitano a un allargamento della gamma dei cinturini con nuove proposte di materiali (nylon) e colori brillanti per la stagione primavera/estate.

Cook ha poi parlato della Apple Tv, uno strumento che oggi può contare su un catalogo di cinquemila app: contenuti di intrattenimento, dal cinema allo sport, ma anche strumenti utili per ordinare una consegna di cibo a casa. Tramite un aggiornamento gratuito, già disponibile, il software tvOs permette ora di organizzare i contenuti in cartelle e impartire comandi vocali tramite Siri, che può cercare contenuti di provider diversi. Dalla televisione di Apple, inoltre, si può ora accedere all’intero catalogo di immagini affidato ad iCloud.
Consumato l’antipasto, nell’evento del 21 marzo si è passati al piatto principale: l’atteso iPhone SE da 4 pollici. “Lo scorso anno abbiamo venduto oltre 30 milioni di iPhone da 4 pollici”, ha fatto sapere Greg Joswiak, vice presidente della business unit che tratta i dispositivi iOS. L’iPhone SE soddisfa il desiderio di oggetti supertascabili, forte specialmente fra chi per la prima volta acquista un melafonino, senza rinunciare ad alcune caratteristiche di fascia alta, come la scocca in alluminio (declinata in quattro colori: argento, nero, oro e oro rosa), la qualità della fotocamera, l’efficienza energetica (migliorata rispetto all’iPhone 5s, come mostra l’immagine qui sotto, con l'indicazione delle ore di autonomia dei due modelli a confronto).

Non è finita: il telefono “pocket-size” migliora anche sul fronte della velocità e fluidità della navigazione sia in WiFi sia su rete Lte, può contare sulle ultime funzionalità di Siri e su un processore A9 a 64-bit. Per acquistarlo con la configurazione da 16 GB (l'altra possibile è quella da 64 GB) serviranno 399 dollari, ma sono già in programma accordi con gli operatori telco per offerte in abbonamento. Le consegne inizieranno dagli States il 31 marzo, una settimana dopo l’avvio degli ordini, per poi raggiungere entro la fine di maggio oltre un centinaio di altri Paesi. In Italia l'iPhone SE sarà disponibile a partire dall'inizio di aprile con prezzi che partiranno da 509 euro per la versione da 16 GB.

A Phil Schiller, senior vice president worldwide marketing di Apple, è spettato l’onore di presentare il “secondo membro della famiglia degli iPad Pro”. Un fratello minore, con schermo da 9,7 pollici, formato che rappresenta – a detta di Apple – il compromesso ideale fra produttività e portabilità. Schiller ha ribadito come la tavoletta in versione “professional” sia destinata a diventare lo strumento personale di computing primario per unavastità di utenti. “Ci sono oltre 6 milioni di Pc nel mondo che hanno più di cinque anni, e questo è davvero triste”, ha ironizzato il senior vice president, strappando qualche risata. “Questi utenti potrebbero trarre grandi benefici da un iPad Pro”.

Fra i miglioramenti di questa nuova generazione spiccano quelli del display, ora in grado di riprodurre colori più intesi (con il 25% in più di saturazione) e di adattarsi automaticamente all’illuminazione ambientale. A proposito di leggibilità dello schermo, va citato un nuovo elemento di iOS 9.3 ovvero la funzione “night shift”, che riduce la quantità di luce blu per non interferire sulla qualità del sonno.
Anche il sistema audio del nuovo iPad Pro beneficia di un upgrade, così come il comparto fotografico (fotocamera frontale da 12 megapixel, nuovo sensore di immagini, foto panoramiche fino a 63 megapixel), mentre il livello generale delle prestazioni è merito del processore AX9.

Contorno del piatto è una tastiera accessoria progettata specificamente per la tavoletta da 9,7 pollici, la quale peraltro supporta anche gli input della Apple Pencil. Gli ordini e le spedizioni partiranno dal 24 marzo, con consegna a partire dal 31 del mese, e si potrà scegliere fra i medesimi quattro colori proposti per l’iPhone SE.
I prezzi per l'Italia partono da 689 euro per la variante solo WiFi da 32 GB, per arrivare a 869 e a 1.049 euro, rispettivamente, nelle configurazioni da 128 Gb e da 256 GB. Per la tavoletta completa di connettività Lte, invece, si sale a 839 euro per i 32 GB, a 1.019 euro per i 128 GB e a 1.199 euro per i 256 GB.

Fra i titoli di coda, in mezzo ai ringraziamenti di rito, Tim Cook ha mostrato un rendering del nuovo campus: la “navicella spaziale” in costruzione a Cupertino, dove lavoreranno oltre 13mila dipendenti Apple e “dove speriamo di avervi ospiti prossimamente”, ha promesso il Ceo. Chi è senza invito dovrà accontentarsi del solito live streaming.