09/06/2015 di Redazione

Apple, piatto ricco con news, musica in streaming e un nuovo Siri

Music, annunciato all’annuale conferenza per gli sviluppatori di San Francisco, è una sfida a Spotify e all’alternativa di Google Play. Con il servizio News, invece, l’azienda debutta nel mercato dell’editoria. Apple Pay arriverà a luglio, mentre in autun

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I nuovi servizi, da un lato, i miglioramenti ai sistemi operativi dall’altro. Il piatto presentato da Apple agli sviluppatori, arrivati a San Francisco da 70 Paesi per l’annuale Worldwide Developer Conference, è ricco e gustoso. E vuol far dimenticare agli utenti della Mela, ma non solo, le proposte di concorrenti chiamati Google, Facebook, Microsoft, Spotify, Flipboard. La novità più chiacchierata, già annunciata da indiscrezioni e presentata ufficialmente da Tim Cook, è Music: un servizio che permette di riprodurre brani in streaming o anche offline, pescando sia dagli archivi personali degli utenti sia da un catalogo di 30 milioni di brani; oltre alla ricerca e alla creazione manuale delle scalette, è anche possibile affidarsi a playlist create da Apple o confezionate al momento dall’assistente virtuale Siri in base a richieste estemporanee (per esempio, su un genere musicale, un autore o sulle hit in classifica in un dato anno).

Al pari di servizi come Spotify, anche quello di Cupertino permette di condividere canzoni e scalette con i propri contatti, oltre a mettere a disposizione contenuti caricati dagli artisti come testi, foto o presentazioni in anteprima di nuovi album. Racchiude, inoltre, un servizio radiofonico composto da “stazioni create da alcuni dei migliori DJ al mondo” e fra queste anche Beats 1, nata sull’onda dell’acquisizione realizzata lo scorso anno. Chi è in ascolto può anche decidere di saltare una o più canzoni, procedendo alla successiva.

Pur senza essere totalmente rivoluzionario, Apple Music va dunque nella direzione di una sempre maggiore personalizzazione del servizio e allo stesso tempo di una sempre maggiore libertà di utilizzo. Sarà disponibile su iPhone, iPad, iPod touch, Mac e Pc a partire dal 30 giugno, con tre mesi di prova gratis e poi un costo mensile di 9,99 dollari per singolo utente o di 14,99 dollari per il “pacchetto familiare” (fino a sei utenti); su Apple Tv e telefoni Android arriverà, invece, in autunno.

 

Debutto nel mondo dell’editoria
Sempre nei mesi autunnali, in concomitanza con il lancio di iOS 9, Apple debutterà nel mondo dell’editoria con News, servizio che ha l’ambizione di creare “la migliore esperienza di lettura delle notizie su un dispositivo mobile”, disponibile in questo caso sui soli terminali della Mela (nel dettaglio, iPhone $s e successivi, iPod touch di quinta generazione, iPad 2 e successivi, iPad mini e successivi). L’idea è quella di conciliare i vantaggi della lettura su carta a quelli del digital, offrendo il layout visivamente ricco tipico di una rivista ma anche ampie possibilità di personalizzazione.

News sfrutta, infatti, un nuovo formato di publishing digitale con cui gli editori possono creare stili grafici vari ed esteticamente piacevoli, anche associando ai testi gallerie fotografiche, audio video, mappe e animazioni. Gli utenti possono attingere a notizie e approfondimenti su “oltre un milione di argomenti”, da leggere immediatamente, da salvare e consultare in un secondo momento e da condividere.

“News ti propone in modo naturale gli articoli che desideri leggere in un formato elegante e ordinato, rispettando al contempo la tua privacy, dato che Apple non condivide i tuoi dati personali”, ha dichiarato Eddy Cue, senior vice president Internet Software and Services di Apple. “Abbiamo già quasi venti editori che collaborano con noi e che rappresentano oltre cinquanta titoli, fra cui Condé Nast, Espn, The New York Times, Hearst, Time Inc., Cnn e Bloomberg”.

Un assistente più smart, un sistema operativo più veloce e sicuro
Mentre Music e News rappresentano due vere e proprie novità, gli altri annunci della Worldwide Developer Conference si concentrano sui miglioramenti software. Come la prossima versione di OS X, battezzata El Captain dal nome di una delle vette più famose di Yosemite. Non è un caso, perché si tratterà di un potenziamento dell’attuale sistema operativo, tutto all’insegna della velocità e delle prestazioni: maggiore accelerazione grafica, maggiore performance nelle applicazioni, Pdf scaricati quattro volte più rapidamente.

Craig Federighi, senior vice president software engineering di Apple, ha sottolineato come Yosemite sia “il sistema operativo per computer dal più rapido tasso di adozione di sempre. Con El Capitan, ridefiniamo ulteriormente l’esperienza Mac con miglioramenti nella gestione delle finestre, in Spotlight e nelle app incluse, e miglioriamo le prestazioni per rendere più veloci e scattanti le attività di tutti i giorni, dall’avvio delle app all’accesso alle email”. La versione beta è già disposnibile per gli sviluppatori, mentre l’aggiornamento per il vasto pubblico arriverà in autunno tramite download gratuito dal Mac App Store.


L’attesa è rivolta anche a iOS 9, che dal prossimo autunno renderà gli iPhone e gli iPad “più intelligenti e proattivi, con potenti funzioni di ricerca e funzioni Siri migliorate, il tutto senza compromettere la privacy degli utenti”. Sui tablet, in particolare, saranno disponibili nuove funzioni multitasking per lavorare su due applicazioni in contemporanea, o dividendo lo schermo e disponendole una a fianco all’altra oppure sfruttando la modalità “picture-in-picture”. Tra i benefici comuni a iPhone e iPad spiccano poi l’ottimizzazione della batteria (si parla di un’ora di autonomia aggiuntiva), il minore spazio richiesto dagli aggiornamenti software, funzioni di sicurezza migliorate (l’autenticazione a due fattori viene integrata direttamente nel sistema operativo, e non più solo nelle singole app).

In risposta a Microsoft Cortana e alle novità di Google Now, l’assistente virtuale Siri diventerà più “intelligente”, ovvero più capace di anticipare le necessità e le richieste del proprietario dello smartphone o tablet. Per esempio, saprà proporre in automatico applicazioni da lanciare o persone da contattare; saprà avvisare l’utente nel momento esatto in cui gli conviene muoversi per arrivare in orario a un appuntamento, tenendo conto del traffico; saprà generare risultati di ricerca più pertinenti da un maggior numero di categorie. Siri e la fuzione di ricerca Spotlight, inoltre, saranno completamente integrati.

Durante la conferenza di San Francisco Apple ha anche approfittato per sottolineare i suoi successi in campo mobile: l’adozione di iOS 8 è stata rapida ed entusiastica, dal momento che l’83% degli iPhone attualmente in circolazione utilizza questa release (contro il 12% di quota dell’ultima versione di Android, Lollipop), mentre il conteggio delle applicazioni scaricate dall’App Store ha raggiunto i 100 miliardi con una media di 850 download al secondo.

 

 

Pagamenti digitali e uno smartwatch più autonomo
A completare il quadro, i due tasselli del mobile payment e dei dispositivi indossabili. Apple Pay debutterà a luglio in Europa, inizialmente in 250mila negozi del Regno Unito (fra cui i punti vendita di catene come Boots, Costa Coffee, Kfc, Lidl, Marks & Spencer, Waitrose, Mc Donald’s, Starbucks e Subway) e sui mezzi pubblici di Londra. Al momento la società di Cupertino ha stretto accordi con otto banche, a cui se ne aggiungeranno altre nei prossimi mesi.

Novità anche per l’Apple Watch, il cui sbarco in Italia è fissato al 26 giugno. La seconda versione della piattaforma operativa, watchOS2, è già disponibile in beta per gli sviluppatori e arriverà agli utenti come update gratuito in autunno. Con questo sistema operativo per la prima volta i developer potranno creare applicazioni native per lo smartwatch della Mela, senza derivarle dalla versione per iPhone, e questo comporta fra le altre cose la possibilità che le app funzionino senza appoggiarsi al melafonino (purché in presenza di connessione WiFi).

 

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