05/04/2018 di Redazione

Apple progetta un iPhone curvo e comandato con gesti “aerei”

Secondo indiscrezioni, la società di Cupertino starebbe mettendo a punto un sistema di controllo gestuale che non richiede il contatto fra le dita e lo schermo del telefono. I futuri modelli, inoltre, potranno avere un display incurvato.

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Un iPhone con schermo curvo, ma curvo davvero, e non solo arrotondato sui fianchi. E sopratutto un iPhone capace di reagire a gesti “aerei”, compiuti con la mano posizionata davanti allo schermo senza necessità di sfiorarlo. Potrebbe essere così il melafonino del futuro, secondo le ultime indiscrezioni di Bloomberg su progetti in corso, segretamente, in quel di Cupertino. Apple sarebbe al lavoro sia sullo sviluppo di schermi che “si incurvano internamente e gradualmente, dalla testa ai piedi”. Si tratterebbe di qualcosa di diverso dalla stondatura presente sui fianchi degli smartphone di tipo “Edge” (come i Galaxy S di Samsung) e anche dalla quasi impercettibile curvatura della parte bassa dello schermo Oled dell'iPhone X.

Il nuovo pannello in fase di studio è anch'esso di tipo Organic Light Emitting Diode, tecnologia che consente una maggior flessibilità di schermo rispetto alla più economica alternativa del Led. A detta della fonte, per un eventuale debutto commerciale si dovranno attendere due o tre anni, e ci vorrà almeno altrettanto per vedere i frutti dell'altra attività di ricerca e sviluppo in corso a Cupertino.

Gli ingegneri di Apple, a detta della fonte, stanno studiando un sistema di controllo touchless, basato sulla codifica di alcuni gesti “aerei”, cioè definiti eseguiti in prossimità dello schermo ma senza che vi sia contatto. Qualcosa di simile è già stato proposto anni fa da Samsung con il nome di Air Gestures: introdotto sul Galaxy S4, è un sistema basato su sensori che consente di usare alcuni gesture, eseguendoli a pochi millimetri dallo schermo, per eseguire alcune azioni. Per esempio, per accettare o rifiutare chiamate, aprire dei file, scorrere verso il basso una schermata o spostarsi al suo interno per selezionare elementi. La scarsa precisione di tale sistema e, forse, la sua discutibile utilità ne hanno però causato una rapida estinzione già a partire dal Galaxy S6.

Resta dunque da vedere se e come Apple saprà perfezionare l'idea, per esempio lavorando sulle integrazioni tra gesti, sistema operativo e app. Di certo l'azienda di Tim Cook merita la fama di innovatrice di cui gode, anche per quanto riguarda le modalità di interazione dell'interfaccia dei telefoni. È sull'iPhone che debuttarono il gesto del tocco “leggero”, che non richiede particolare pressione, quello dello swipe e del pinch to zoom, utile per ingrandire o rimpicciolire la videata. Ed è sull'iPhone 6S che, nel 2015, con il 3D Touch furono introdotti ulteriori sottigliezze: una pressione prolungata del dito per far comparire un trackpad o menu nella posta elettronica, o diverse intensità del tocco per variare il tratto nel disegno a mano libera, e altro ancora.

 

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