02/10/2017 di Redazione

Apple punta sulla computer vision di Regaind

La Mela avrebbe acquisito diversi mesi fa la startup francese, che sviluppa Api per la visione artificiale. È probabile che la tecnologia rilevata da Cupertino sia già stata utilizzata in iOs.

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Apple ha fatto nuovamente shopping nel mondo delle startup specializzate in intelligenza artificiale. Secondo Techcrunch, la Mela avrebbe acquisito già a inizio anno l’azienda francese Regaind, che ha sviluppato un’Api basata sulla visione artificiale (computer vision) per l’analisi delle fotografie. Una tecnologia analoga a quella già integrata in iOs da tempo, e in particolare nell’applicazione Foto, che permette fra le altre cose di taggare le immagini a seconda dei soggetti per velocizzare la ricerca. È probabile che la Mela abbia utilizzato le Api della startup francese per raggiungere questo obiettivo. E non è da escludere che la tecnologia sia servita anche per sviluppare Face Id, il nuovo sistema di riconoscimento facciale integrato nell’iPhone X.

Il software di Regaind non consente soltanto di individuare persone, animali o altro nelle foto, ma fornisce anche una serie di parametri utili per lo stesso fotografo: da un giudizio estetico sulla qualità dello scatto, fino all’individuazione dell’esposizione migliore in caso di una sequenza di immagini. Funzionalità che al momento non sono ancora presenti in iOs.

La piccola società francese, prima dell’acquisizione da parte di Apple, aveva raccolto investimenti per 500mila dollari, di cui 400mila dalla connazionale Side Capital. È probabile ora che i servizi messi a punto da Regaind trovino posto nelle prossime versioni del sistema operativo di Cupertino.

Nel frattempo, rimanendo sempre in ambito iOs, la Mela ha reso open source il codice sorgente del kernel della piattaforma mobile (e di macOs), nella versione compatibile con i chip Arm. È un gesto di benevolenza della Mela nei confronti della community di sviluppatori, ma che ovviamente non contiene il ben più prezioso codice dell’interfaccia utente, né delle applicazioni. Inoltre, la licenza d’uso è molto limitata e non è libera come quella prevista per Linux (Gnu Gpl).

 

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