03/04/2012 di Redazione

Apple sempre più green con l'impianto a biogas

A giugno entrerà in funzione il primo impianto a energia rinnovabile della casa di Cupertino: la server farm di Maiden in North Carolina sarà alimentata da generatori a celle a combustibile che produrranno a regime 5 megawatt di potenza.

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La Mela si colora di verde. La vocazione di Apple per le energie rinnovabili, che di recente ha trovato conferma nell’annuncio della prossima realizzazione di un impianto fotovoltaico da 20 Megawatt (il più grande degli Usa), si concretizzerà ulteriormente a partire da giugno. E sempre presso la server farm di Maiden, in North Carolina. 

I Bloom Boxes a biogas

All’inizio dell’estate, infatti, entrerà in funzione – e la conferma arriva dalla North Carolina Utilies, l’ente statale che regola e gestisce la distribuzione dei servizi di rete - la nuova struttura per la produzione di energia elettrica da biogas che dovrà alimentare il data center che sorge su una superficie di oltre 46mila metri quadrati e che ospita le infrastrutture It della piattaforma iCloud.

L'impianto che punta sulle rinnovabili avrà una potenza nominale di 4,8 Megawatt, capacità garantita  da 24 “Bloom Boxes” (i container a celle a combustibile che Apple avrebbe acquistato da Bloom Energy, azienda specializzata in fonti rinnovabili che già fornisce Google, eBay e Wal-Mart) di 200 Kilowatt ognuno e sarà alimentato a biogas prodotto da reflui agroindustriali. L'entrata in funzione dell'intero impianto avverrà invece a novembre.

L’investimento cui andrebbe incontro Apple è nell’ordine dei 30 milioni di dollari e la curiosità che alcuni siti hi-tech hanno segnalato è la seguente: per gli impianti a biogas non sono previsti crediti fiscali a differenza di quanto avviene per le installazioni di pannelli solari (per la deduzione sulle tasse è del 30%) e quindi per la società della Mela c’è la necessità di produrre energia elettrica sufficiente per non comprarne più dalle società di distribuzione locali. E magari venderne l’eccedenza a soggetti terzi nel segno dell’eco-sostenibilità (etichetta che a Cueprtino tengono parecchio).

Google, intanto, ha investito circa 300 milioni di dollari per realizzare a Taiwan il suo terzo data center in Estremo Oriente, che si aggiungerà quindi a quelli già operativi a Hong Kong e Singapore.

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