18/01/2018 di Redazione

Apple si sente benefattrice d'America e fa promesse sulle batterie

Tim Cook ha annunciato un investimento da 30 miliardi di dollari in terra statunitense, un nuovo campus e n20mila assunzioni entro cinque anni. Con il prossimo aggiornamento di iOS sarà possibile scegliere se disattivare il throttling.

immagine.jpg

Apple tenta di restituire lustro al proprio nome con le parole e con i fatti, dopo lo scivolone sulle batterie degli iPhone, ovvero la scoperta che alcuni aggiornamenti di iOS possono causare un rallentamento delle prestazioni del melafonino, in particolare degli iPhone di sesta generazione. Ne sono conseguite polemiche, sospetti di una strategia di absolescenza programmata, giustificazioni dell'azienda di Cupertino (che ha spiegato come il meccanismo di throttling servisse a evitare spegnimenti e danni alle batterie in circostanze di uso intenso), numerose class action, delle rare scuse formali e la concessione di sconti sull'acquito di nuove batterie. Ma la vicenda è tutt'altro che conclusa: in un'intervista rilasciata ad Abc News, Tim Cook ha alternato il bastone e la carota nei confronti dei clienti scontenti.

Della possibilità di un rallentamento di prestazioni, Apple aveva correttamente informato gli utenti: colpa loro se i dettagli sul contenuto degli update non sono stati letti. “Ne abbiamo parlato, abbiamo detto di che cosa si trattasse, ma credo che in molti non abbiano prestato attenzione”, ha detto Cook. Consapevole dell'avvenuto danno alla fiducia dei clienti verso Apple, l'amministratore delegato ha poi ammesso che “Forse avremmo dovuto essere più chiari” e ha ribadito l'estraneità da fini di obsolescenza programmata. “Ci scusiamo profondamente se qualcuno ha pensato che ci fosse un qualche genere di altra motivazione”, ha concesso Cook, in relazione ai discussi aggiornamenti software.

Ma le parole forse non bastano, e proprio attraverso lo strumento dell'update ora la società tenta di recuperare la fiducia incrinata: “Permetteremo alle persone si avere visibilità sulla salute delle batterie perché ci sia la massima trasparenza”, ha annunciato il Ceo. “Questo non è mai stato fatto prima”. E non è tutto: con la prossima versione di iOS 11 sarà possibile scegliere se disattivare il meccanismo di rallentamento automatico delle prestazioni per evitare surriscaldamenti della batteria. Apple consiglia di non farlo, giacché a suo dire questa funzione è tesa a evitare spegnimenti improvvisi del telefono e danni alla batteria, ma “se non la desiderate, potrete disabilitarla”, ha detto Cook nell'intervista.

 

 

Questa opzione sarà inserita nella prossima beta di iOS 11, che sarà disponibile per gli sviluppatori a febbraio, mentre per la versione stabile dell'aggiornamento si dovrà attendere, probabilmente, il mese di marzo.

Ci sarà comunque molto altro nel 2018 di Apple, nella speranza che un investimento da 30 miliardi di dollari e ventimila nuove assunzioni facciano dimenticare le polemiche sulle batterie degli iPhone. Come annunciato formalmente e ribadito da Tim Cook nell'intervista, l'investimento sarà spalmato su cinque anni e servirà, fra le altre cose, al reclutamento di 20mila nuovi collaboratori e alla costruzione di una nuova sede in territorio statunitense, ma anche ad aumentare (da uno a cinque miliardi di dollari) il fondo a sostegno dell'industria manifatturiera avanzata creato l'anno scorso e ad ampliare gli attuali data center. Ma il ruolo di Apple come benefattore dell'economia e della società andrà ben oltre: grazie alle nuove leggi fiscali e in particolare all'accordo sul reimpatrio dei guadagni fatti all'estero, Apple diventerà il primo contribuente del fisco nordamericano.

 

Lavori per il nuovo data center Apple di Reno, Nevada

 

Con le imposte sui profitti generati all'estero, corrispondenti a due terzi del giro d'affare, saranno versati nelle casse Usa circa 38 miliardi di dollari, mentre il più ampio contributo all'economia statunitense è stato valutato in 350 miliardi di dollari in cinque anni. Otreoceano oggi la Mela già conta 84mila dipendenti, distribuiti su tutti e cinquanta gli Stati della confederazione. Per quanto riguarda il nuovo campus, l'azienda ne annuncerà la collocazione “più avanti nel corso dell'anno” e lo destinerà in un primo momento ad attività di supporto tecnico ai clienti.

 

ARTICOLI CORRELATI