02/02/2018 di Redazione

Apple, trimestrale da record ma calano le vendite di iPhone

L’azienda ha generato un fatturato di 88,3 miliardi di dollari, in crescita del 12,7% anno su anno, con un utile netto di circa 20 miliardi. In leggera flessione le consegne del melafonino: dubbi sulle effettive prestazioni del modello del decennale. Balz

immagine.jpg

Apple batte tutte le stime e passa all’incasso. L’azienda ha riportato i numeri del primo trimestre dell’anno fiscale 2018 e i superlativi si sprecano. Il fatturato è stato di circa 88,3 miliardi di dollari, il più alto di sempre e in crescita del 12,7 per cento rispetto al Q1 del 2017, con un utile netto di poco superiore ai 20 miliardi. Dopo la diluizione l’utile per azione è stato di 3,89 dollari. La liquidità della Mela ha toccato quota 285,1 miliardi di dollari, salita dai 269 miliardi del trimestre precedente. I conti di Cupertino non sono stati al momento toccati dalla riforma fiscale varata di recente dall’amministrazione Trump. Tim Cook e Luca Maestri, rispettivamente Ceo e Cfo di Apple, durante la call con gli analisti hanno spiegato che la società dovrà pagare una tassa una tantum di circa 38 miliardi di dollari, ma questo le permetterà di far rientrare gli ingenti capitali esteri e, grazie all’aliquota fiscale ridotta al 15 per cento, di finanziare nuove operazioni sul mercato tra acquisizioni e ritorno di capitale agli investitori.

L’ennesimo balzo in avanti trimestrale è dovuta a una combinazione di fattori. Il gruppo californiano ha consegnato complessivamente meno iPhone rispetto al Q1 del 2017, passando da quota 78,3 a 77,3 milioni, ma evidentemente a crescere è stato il prezzo medio di vendita dei melafonini. Dal momento che l’azienda non mette a disposizione lo spaccato sui singoli modelli, è difficile capire come si sia “comportato” l’iPhone X. Cook ha sottolineato come il device del decennale abbia “superato le aspettative” e sia stata la versione più acquistata da novembre in poi, mese di lancio.

È quindi probabile che l’alto prezzo a cui viene proposto l’iPhone X abbia influenzato positivamente i conti. Non a caso le vendite a volumi sono scese di un punto percentuale, ma i ricavi sono aumentati del 13 per cento. Apple ha inoltre venduto 13,2 milioni di iPad (più un per cento) e 5,1 milioni di Mac, risultati in flessione del cinque per cento sia in termini di unità sia di fatturato. Bene i servizi che, pur essendo rimasti sostanzialmente piatti su base sequenziale sono cresciuti del 18 per cento anno su anno a 8,5 miliardi di dollari.

A livello geografico tutte le aree hanno seguito un trend positivo, con il Giappone che ha segnato un più 26 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017. Bene anche l’Europa (più 14 per cento) e il resto dell’Asia-Pacifico, salito di 17 punti. La cosiddetta Greater China, che riunisce la Cina continentale, Taiwan, Hong Kong e Macao ha fatto un balzo in avanti dell’11 per cento, mentre le Americhe si sono “accontentate” del dieci per cento.

 

Fonte: Apple

 

Per il trimestre in corso Cupertino si attende ricavi compresi fra i 60 e i 62 miliardi di dollari, con un margine operativo tra il 38 e il 38,5 per cento. “Pensiamo che Apple abbia fatto bene a livello internazionale. Anche se l’outlook per il trimestre di marzo rimane al di sotto delle nostre aspettative, crediamo che le azioni abbiano ampiamente scontato l’andamento lento dell’iPhone X”, ha commentato a Cnbc Angelo Zino, equity analyst di Cfra Research, il quale evidentemente non sembra essere convinto al cento per cento delle performance del dispositivo.

 

ARTICOLI CORRELATI