03/08/2018 di Redazione

Apple vale mille miliardi di dollari, Cook minimizza

Dopo i rialzi del titolo in Borsa, la società di Cupertino diventa la prima “one trillion company” al mondo. Tim Cook lo ha definito un successo, ma non l'obiettivo principale dell'azienda.

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Alla fine ce l'ha fatta: Apple è la prima “one trillion company”. Il titolo della società di Cupertino, già salito dopo la pubblicazione degli ultimi risultati trimestrali, ieri ha superato i 207 dollari e dunque la soglia necessaria per portare il valore complessivo di mercato oltre i mille miliardi di dollari. La notizia non arriva a sorpresa, ma produce comunque un certo effetto, oltre a scatenare prevedibili invidie dei colossi tecnologici concorrenti, Amazon, Google e Microsoft. Dal garage in cui Steve Jobs nel 1976 diede vita alle sue intuizioni alla attuale multinazionale da 120mila dipendenti è stata un'ascesa quasi continua, pur con inevitabili scivoloni come, tra quelli recenti, le polemiche sul power throttling. Poca cosa, di fronte a vendita in continua ascesa sia per i prodotti hardware, associati a due formidabili sistemi operativi come macOS e iOS, sia per i servizi cloud.

 

A questi 120mila dipendenti Tim Cook ha rivolto una lettera, probabilmente già pronta nel cassetto da qualche tempo, in attesa di raggiungere la fatidica soglia dei mille miliardi di market cap. Una soglia che “non è l'indicatore più importante” del successo, ha scritto Cook, ma soltanto una “pietra miliare significativa” di cui andare “molto fieri”. L'amministratore delegato, che certo non vive in povertà, ha voluto sottolineare che il risultato economico non è il focus della sua azienda, bensì lo sono “l'innovazione, il porre al primo posto i nostri prodotti e clienti e il rimanere fedeli ai nostri valori”.

 

Steve ha fondato Apple nella convinzione che il potere della creatività umana possa rispondere anche alle più grandi delle sfide e che le persone abbastanza folli da credere di poter cambiare il mondo sono quelle che lo fanno”, ha scritto Cook, alludendo a una parte del celebre motto “Stay hungry, stay foolish” del suo predecessore.

 

 

(Grafico: Yahoo Finance)

 

 

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