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Apple vuole produrre armadi per data center in Arizona

La Mela avrebbe avviato la produzione di cabinet a Mesa, utilizzando l’ex fabbrica di vetro zaffiro di Gt Advanced e sfruttando i vantaggi fiscali delle Foreign-Trade Zones Board, aree speicali all’interno degli Usa con dazi doganali ridotti. Un nuovo business per Cupertino? Ipotesi remota: i componenti verranno utilizzati nei data center aziendali.

Pubblicato il 11 gennaio 2017 da Alessandro Andriolo

Un ex impianto di produzione di vetro zaffiro, riconvertito per ospitare la realizzazione di armadi per data center. È quanto starebbe facendo Apple a Mesa, in Arizona. L’azienda, secondo un documento depositato presso il Federal Register degli Usa, avrebbe chiesto alle autorità di far aderire l’area cittadina al Foreign-Trade Zones Board (Ftzb): in questo modo la Mela potrebbe lavorare materiali e prodotti per poi esportarli all’interno degli Stati Uniti o all’estero, senza incappare in dazi doganali. La fabbrica riconvertita sarebbe quella di Gt Advanced, andata in bancarotta nel 2014 e allora incaricata da Cupertino di produrre i vetri zaffiro per gli iPhone. Dopo il fallimento di Gta, Apple si è impossessata dell’impianto.

Se il board incaricato di gestire le Ftz dovesse accettare la richiesta della Mela, i costi di produzione degli armadi per data center calerebbero drasticamente, proprio perché la società californiana riuscirebbe a evitare i dazi doganali su materiali e componenti. “Per le vendite a livello nazionale, durante le procedure doganali Apple potrebbe scegliere i dazi da applicare agli armadi finiti”, invece che su ogni singolo componente.

Come sottolinea lo stesso sito del ministero del Commercio a stelle e strisce, infatti, “molti prodotti finiti hanno tassi inferiori, o sono completamente duty-free, rispetto alle singole parti”. Quando un colosso hi-tech decide di non delocalizzare fa notizia. La scelta di Apple è un segnale di distensione verso il presidente eletto Donald Trump? Può darsi.

È vero però che la Mela, seppur affidandosi pesantemente a fornitori esteri (perlopiù cinesi), già oggi dispone di diversi impianti sul suolo natio. Ne sono un esempio le fabbriche per realizzare e testare server dislocate in Oregon e North Carolina. Secondo Business Insider però, se l’Ftz dovesse dare l’approvazione, Cupertino deciderà di spostare tutta la produzione a Mesa.

 

Credits: Appleinsider. L'impianto di Apple a Mesa, Arizona

 

Per il nuovo centro in Arizona, la Mela avrebbe anche chiesto a una squadra di manager di spostarsi dalla Silicon Valley, per supervisionare le operazioni. L’azienda avrebbe avviato una campagna di assunzioni di gente del luogo, con l’obiettivo di arrivare a regime ad almeno 500 dipendenti. Il progetto potrebbe anche sposarsi con l’intenzione, rumoreggiata ma mai confermata, della volontà di Cupertino di espandere la propria architettura cloud, creandosene di fatto una personale.

A marzo 2016 erano circolate voci su una possibile iniziativa della Mela, ribattezzata “McQueen”, per ridurre la dipendenza da provider cloud terzi, come Amazon Web Services, Google e Microsoft. Il progetto verteva sul potenziamento dell’infrastruttura di data center, già in fase di forte espansione anche in Arizona.

 

Tag: mercati, apple, cloud, data center, gt advanced technologies, armadi, arizona

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