18/03/2016 di Redazione

Apple vuole un “cloud spericolato” come Steve McQueen

La Mela starebbe lavorando a un progetto, ribattezzato come l’attore statunitense, per espandere la propria infrastruttura sulla nuvola e ridurre (se non azzerare) la dipendenza da provider come Aws, Microsoft e Google. Proprio ieri erano circolate altre

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Come non detto: se le nuove indiscrezioni dovessero trovare conferma, Google potrebbe essere costretta a riporre cappellini e trombette nei cassetti prima del tempo. Ieri vi avevamo raccontato di come Apple, “stufa” di spendere centinaia di milioni di dollari in contratti con Amazon Web Services per la distribuzione di alcuni servizi iCloud, avesse con tutta probabilità deciso di spostare alcuni carichi di lavoro sulla Goole Cloud Platform. Ma ad alimentare la vicenda e a cambiarne i contorni ci hanno pensato nelle ultime ore nuove voci di corridoio. Secondo diverse ricostruzioni fatte da testate come Recode e Venture Beat, infatti, Apple starebbe lavorando da mesi all’ennesimo progetto segreto, ribattezzato “McQueen” in onore della stella del cinema, per tagliare ancora di più la dipendenza dai fornitori esterni, tra cui appunto Aws, l’ultimo arrivato Google e anche Microsoft (con Azure).

L’iniziativa verte sul potenziamento della propria infrastruttura di data center, attualmente in fase di forte espansione. La Mela sta costruendo nuove sale macchine in Irlanda, Danimarca e Stati Uniti (Nevada e Arizona), sta ancora lavorando all’espansione del data center di Prineville (Oregon) e, inoltre, avrebbe comprato altri terreni in Cina e a Hong Kong per ampliare ulteriormente la propria rete globale. Ma, oltre a una questione di costi, in gioco ci sarebbe anche un altro aspetto.

Secondo Venture Beat, infatti, il colosso di Cupertino non sarebbe affatto soddisfatto del livello di affidabilità della cloud di Amazon, perché l’infrastruttura di Aws non sarebbe in grado di caricare velocemente foto e video nei dispositivi iOs. A quanto riportato dalla testata statunitense, “McQueen” sarebbe nato in seguito a una discussione tra un dipendente di Microsoft e uno di Apple: Azure, in sintesi, non sarebbe in grado di supportare i carichi futuri della Mela, a meno di massicci interventi di ampliamento dell’infrastruttura. A cui il gruppo di Cupertino dovrebbe contribuire in maniera sostanziale.

 

Apple avrebbe deciso di affidarsi alla Google Cloud Platform per alcuni servizi di iCloud

 

Secondo Venture Beat, il nuovo progetto di Apple consentirà all’azienda di rientrare dei costi sostenuti in tre anni. Attualmente, alcune stime indicano che la Mela spende circa un miliardo di dollari all’anno per i propri servizi cloud affidati a terzi. È da sottolineare con forza però che, al momento, si tratta solo di indiscrezioni e non è detto che il progetto “McQueen” vada in porto. Apple potrebbe quindi continuare ad affidare parte di iCloud ad Aws, Google e Microsoft.

 

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