Un possessore di smartwatch su due, anzi qualcosa in più, sceglierà di sfoggiare al polso un Apple Watch. Gli analisti concordano nel definire quello del primo dispositivo indossabile marchiato Mela come un successo annunciato, sebbene con numeri un po’ diversi. Tra i più conservativi ci sono quelli di Strategy Analytics: secondo la società di ricerca, già entro la fine del 2015 Appe avrà venduto 15,4 milioni di terminali da polso, conquistando il 55% del mercato smartwatch. E sbaragliando, dunque, la concorrenza arrivata già da tempo nel business dei dispositivi indossabili, Samsung e Sony in testa.
Detto diversamente, Apple venderà più di tutti i suoi competitor messi insieme, facendo leva sulla platea degli utenti iPhone e sulla notevole propensione alla “caccia all’ultimo gadget” di questo tipo di clientela. Sempre a detta di Strategy Analytics, nel mercato degli orologi intelligenti si conteranno 28,1 milioni di terminali venduti.
Altri analisti azzardano previsioni ancor più esaltanti per la società di Cupertino: Credit Suisse fa l’ipotesi di 35 milioni di Apple Watch smerciati in otto mesi, Morgan Stanley arriva a 30 milioni.
Un’altra società di ricerca, Piper Jaffray, è decisamente discorde e si ferma a soli 10 milioni di pezzi: anche non superando tale soglia, in ogni caso, l’azienda di Tim Cook potrebbe ricavare dall’Apple Watch il 2% del suo fatturato per l’attuale anno fiscale. Il calcolo è stato fatto da Piper Jaffray stimando un prezzo medio di 500 dollari (per il modello di base si partirà, negli Stati Uniti, da 350 dollari).