08/11/2007 di Redazione

Archiviazione Online: sette siti web a confronto

Abbiamo confrontato sette siti web che permettono di usufruire di un servizio di storage online.

Introduzione

Negli anni tutti abbiamo imparato a nostre spese quanto sia importante fare il backup dei nostri dati. E anche che è importante mettere il backup in un luogo che sia fisicamente diverso da quello dove normalmente teniamo i dati, così che un eventuale disastro non si tramuti in un'apocalisse che colpisca entrambi gli archivi. Con l'abbassamento dei prezzi dei supporti e la diffusione della banda larga, la possibilità di archiviare lontano dal proprio sistema è oggi più realizzabile. Esistono molti servizi online che permettono di raggiungere questi scopi, forse troppi.

L'archiviazione online, basicamente, offre la tranquillità di avere una copia dei propri dati al sicuro, lontano dall'ufficio o da casa. Inoltre è anche più facile condividerli, se volete. Ma come scegliere il servizio? Dipende tutto da quello che volete. In questo articolo prendiamo in esame sei diversi servizi: Xdrive, MediaMax, IDrive-E, Omnidrive, Box.net, Carbonite e Mozy. Ognuno di essi offre un periodo di prova gratuito, che non richiede l'uso di una carta di credito, quindi potreste provarli subito dopo aver letto questo articolo. Cercheremo di capire cosa funziona e cosa no. Nella tabella sottostante abbiamo riassunto i prezzi e le capacità disponibili. Alla fine, come sempre, tenteremo di decretare chi sono i migliori e i peggiori.

Tabella delle prestazioni

  Xdrive MediaMax IDrive-E
Offerte Free
5GB
Spazio extra
50GB $9.95/mese
Free Premium Elite Professional Free Pro
Prezzi Gratuito Gratuito $4.95
al mese
$9.95
al mese
$29.95
al mese
Gratuito $9.95/
Mese
$19.95/
Mese
$49.95/
mese
Spazio 5GB 25GB 100GB 250GB 1000GB 2GB 50GB 100GB 500GB
Controllo della banda disponibile           x x x x
Accesso
Programma client installato x x x x x x x x x
Programma client online x x x x x x x x x
file streaming x x x x x        
Modifica dei file Xdrive shows (presentazioni)                
Metodi di recupero
Online x x x x x x x x x
Drive mappato, DVD x x x x x x x x x

  Omnidrive Carbonite Box.net
Offerte Free Pro Carbonite Lite Individual Business
Prezzi Gratuito $40/
anno
$99/
anno
$199/
anno
$4.16/
mese
Gratuito $7.95/
mese
$19.95/
mese
Spazio 1GB 10GB 25GB 50GB Illimitato 1GB 5GB 15GB
Controllo della banda disponibile         x      
Accesso
Programma client installato         x      
Programma client online x x x x x x x x
file streaming                
Modifica dei file Zoho per file Word ed Excel         Zoho per file Word ed Excel    
Metodi di recupero
Online x x x x   x x x
Drive mappato, DVD         x      
                 

  Mozy
Offerte Free Home
Prezzi Gratuito $4.95
mese
Spazio 2 GB Illimitato
Controllo della banda disponibile x x
Accesso
Programma client installato x x
Programma client online x x
file streaming    
Modifica dei file    
Metodi di recupero
Online x x
Drive mappato DVD x x
Offerte x x

Xdrive

Xdrive è un servizio AOL, che offre 5GB di spazio online gratuitamente, senza “righe in piccolo”. Tutto quello che vi serve è un account AOL (screen name) (se usate AIM che l'avete già) è avrete 5GB di spazio online gratis.

Con Xdrive AOL punta sia a fornire archiviazione online da condividere, sia ad una soluzione di backup. L'interfaccia online permette di caricare singoli file, e contiene anche gli strumenti per caricamenti multipli.

Il punto di forza di Xdrive è certamente il metodo di gestione dei contenuti online. Se avete dei file audio, potrete gustarvi il riproduttore online incluso; se invece sono fotografie, potrete raggrupparle in album e impostare dei semplici slideshow. Se volete andare oltre, potrete farlo con Xdrive Shows, che permette di unire le fotografie alla musica, ottenendo una presentazione completa.

Xdrive

Condividere i contenuti online è piuttosto semplice, ma c'è un minimo ostacolo: i vostri amici devono iscriversi al servizio, per accedere.

L'applicazione desktop è dedicata al backup. Crea un drive mappato, di solito X, che rappresenta lo spazio online, così potrete facilmente trascinare i file che desiderate conservare online.

È anche possibile affidarsi ad una procedura di backup che vi permette di scegliere i file, con i quali poi effettuare backup periodici e programmati. Potete conservare versioni infinite dello stesso file, fino a raggiungere il limite di spazio.

Xdrive

La vera mancanza di questo servizio è il controllo di banda. L'applicazione desktop non riconosce la velocità del backup, quindi è anche difficile regolare la banda dedicata con metodi alternativi. Il backup può essere programmato  o continuo, in alternativa. Ma resta il rischio di una dimenticanza o una scelta sbagliata della frequenza, se scegliete quello programmato.

Il servizio gratuito arriva a  5GB, mentre a pagamento potrete arrivare a 50GB. Per alcuni potrebbe essere più che sufficiente, mentre per altri potrebbe essere inadeguato.

MediaMax

MediaMax è molto simile a Xrive, a parte il fatto che offre 25GB di spazio gratuito, anche in questo caso senza limitazione o richiesta di carta di credito. Il taglio da 25GB è, tra l'altro, quello più comune tra quelli che abbiamo testato.

Come Xdrive, MediaMax include alcuni extra nel suo servizio, un riproduttore audio e uno video, ma quello video non ha funzionato, durante i nostri test, forse un po' limitati. In un'occasione un filmato QuickTime (.MOV), che avevamo caricato, ha prodotto un curioso errore quando abbiamo cercato di riprodurlo: “There are no file to download”, nessun file da scaricare.

Il processo di caricamento di file multimediali non è del tutto cristallino. Invece di caricare semplicemente il file, per poi averlo disponibile online, i file caricati sono disponibili solo dopo una fase di “processing”, cioè un'elaborazione successiva. MediaMax non dice quanto dura questa elaborazione, ma nel nostro caso ci è sembrato di giocare al lotto. Con un file JPEG da 2MB ci sono voluti più di dieci minuti, mentre con un filmato QuickTime da 26MB ce ne sono voluti poco più di 15 minuti.

MediaMax

MediaMax fornisce anche un client da installare sul proprio PC, al momento in versione beta. Nei nostri brevi test (su una macchina con Windows XP SP2 con tutte le pacht) spesso non si è aperto. Il sito MediaMax stesso offre poco e nulla, quanto a supporto per il suo client. Ma, che volete farci, sono 25GB gratis…

IDrive-E

Pro Sofnet Corporation si inserisce in questo settore con IDrive-E. La differenza tra la versione gratuita e quella a pagamento è molto semplice: con la versione pro avrete più spazio disponibile. Una scelta comune, tra i servizi che abbiamo trovato, e ben giustificata. Tutti hanno molti dati che dovrebbero essere protetti, e quale modo migliore di valutare un servizio che quello di provarlo, anche se con qualche limitazione?

Come con molti altri servizi, anche questo è dotato di un'interfaccia web, così come di un client da installare sul computer, per accedere ai dati online.

L'interfaccia online, però, non è in grado di fare backup attivi. Si presta piuttosto alla condivisione di files – chiamata IDrive-S -, oltre alla gestione dell'account e uno strumento per il recupero dei dati.

IDrive-E

Potete caricare file tramite l’interfaccia web, ma non è adatta a immagini attive o backup continui. Invece la condivisione dei contenuti è un gioco da ragazzi, basta caricare il file e selezionare “Share”. Il destinatario riceverà un collegamento, via email, ai documenti che volete condividere con lui o lei. Purtroppo non è previsto l’accesso ospite, quindi i vostri amici e colleghi dovranno iscriversi al servizio per vedere i contenuti.

Il problema più grande dell’interfaccia web di IDrive è semplice quanto fastidioso: non c’è un bottone per l’aiuto, né assistenza telefonica o contatto email, nel caso vi troviate nei guai. O per lo meno non sono facili da trovare. Non c’è nemmeno un collegamento diretto alla pagina di gestione dell’account per scaricare il software di backup; fortunatamente, nella schermata di registrazione il collegamento c’è, quindi è meglio cogliere l’occasione quando si presenta.

Quanto al client installato, l’installazione è del tutto semplice e veloce, anche troppo. Una volta installato, avrete di fronte una schermata che vi informa che la cartella “documenti” sarà copiata. Ma, un momento, come impostazioni di base? Nessuno mi ha detto niente delle impostazioni di base? Cos’altro è predefinito? Senz’altro il peggior difetto di questo software.

IDrive-E

La modifica di queste impostazioni non è possibile fino a che il programma non è avviato, e a quel punto ci siamo resi conto che le interfacce avviate sono ben due. La prima si chiama IDrive-E Classic, e la seconda, più semplice, IDrive-E. Una nomenclatura un po’ confusa, ma l’aspetto peggiore è che la versione Classic, essenzialmente, serve per programmare le azioni, mentre mentre quella chiamata IDrive-E serve a mostrare il disco remoto sul vostro schermo.

Una delle prime impostazioni di cui occuparsi, oltre ai file che volete copiare, riguarda la banda dedicata. IDrive è impostato per usare tutta la banda disponibile (male), quindi è il caso di limitarlo un po’. Purtroppo questa regolazione non è molto fine, infatti non si possono scegliere velocità diverse, da usare in base al carico del computer. Potete solo ordinare di eseguire un backup quando il PC è fermo, il che non ha molto senso se volete un backup continuo.

IDrive-E

IDrive-E può riconoscere e copiare automaticamente file e cartelle che sono state aggiornate negli ultimi dieci minuti. Si possono immagazzinare fino a 30 versioni di un file, così potete scegliere di recuperare un certo momento del vostro lavoro.

Un altra cosa molto strana  è che quando si selezionano i files da caricare, usando l’interfaccia classica, lo spazio necessario non viene calcolato automaticamente, ma viene solo mostrato quanto spazio è già utilizzato. Se avete spazio illimitato non è certo un problema, ma quando usate la versione gratuita non è difficile superare il limite, e non verrete avvisati, se non durante il processo di backup stesso. Per rendere le cose ancora più confuse c’è una finestra che mostra il progresso del backup, nella quale sono inseriti anche i dettagli sulla dimensione del backup stesso. Quel tipo di informazioni che di definiscono critiche, e che dovrebbero essere di più facile accesso.

IDrive-E

Una volta caricati i file sul vostro IDrive, è facile recuperarli, o tornare ad una versione precedente. Partendo dal drive mappato, basta trascinare file e cartelle nella loro destinazione. L’applicazione IDrive “Classic” ha anche una semplice funzione di ripristino, con alcune opzioni per farlo online. Accedendo al vostro account IDrive, potete selezione e ripristinare quello che volete, senza difficoltà.

Omnidrive

Anche se si tratta ancora di una beta, la proposta Omnidrive è colma di promesse. Resta tuttavia molto lavoro da fare. Il caricamento dei files tramite l’interfaccia, durante le nostre prove, aveva qualcosa di strano, e non sono mancate le sconnessioni. Il client installato ha crashato diverse volte, su una macchina dotata di Windows XP SP2 con tutte le patch, l’ultima versione di Java, IE7 e Firefox 2.x. Tra l’altro il sistema è un po’ confusionario nella scelta dei file: mostra quello che sembra una coda di upload – senza indicazioni sul progresso del caricamento – ma bisogna immaginarsi se il file in questione è stato caricato, o se sarà caricato più tardi. Caricare un file dovrebbe essere un’operazione semplice, ma con questo servizio non lo è stato, almeno con l’interfaccia online.

Omnidrive

La storia cambia con il client installato. L’installazione è priva di fronzoli, ed è facile trascinare i file nel disco remoto Omnidrive. L’applicazione si occupa anche di mostrare il disco remoto sul vostro pc, rendendo l’accesso molto facile.

Durante i test è emerso chiaramente che l’interfaccia web non si aggiorna velocemente, per mostrare gli ultimi dati caricati tramite il client. Quasi sempre abbiamo dovuto aggiornare la pagina a mano (pittoresco, e un po’ retrò), per sapere quali file erano stati caricati dal client. In qualche caso nemmeno l’aggiornamento a mano è servito, e ci sono state delle discrepanze che sono sopravvissute circa cinque minuti, tra l’interfaccia web e ciò che mostrava il client.

Sebbene si potrebbe usare Omnidrive come soluzione di backup, non è la migliore delle idee. Né l’interfaccia web né il client hanno delle vere caratteristiche adatte al backup. Omnidrive è, sostanzialmente, un servizio di archiviazione online e condivisione file, con qualche prestazione in più per i file caricati; una di queste è la possibilità di modificare i files online, grazie all’integrazione di prodotti dell’azienda Zoho, che permettono di aprire e modificare online documenti Word ed Excel. I file audio, invece, possono essere riprodotti con un player interno.

Omnidrive permette di condividere facilmente i documenti online, in due modi, ma che sono piuttosto due vie per arrivare allo stesso punto.  Potete selezionare “share” (condividi), per mandare un email al destinarlo, con un collegamento al file che volete condividere. Per fortuna chi riceve l’email non è obbligato a sottoscrivere un account per scaricare il file. Il secondo metodo consiste nel “pubblicare” il documento, il che genera lo stesso tipo di indirizzo, che dovrete provvedere a copiare e spedire a chi volete. Questa seconda possibilità, però, ci è sembrata meno comoda, in quanto non ci sono indicazioni sullo stato dell’attività. L’unico modo per sapere se il vostro file è stato pubblicato con successo e condiviso e di usare il click destro e controllare le proprietà.

Il servizio Omnidrive, al momento, è etichettato come beta, e per delle buone ragioni. Anche se crediamo che ci si possa aspettare molto, in particolare per quanto riguarda le possibilità di integrazione nel Web 2.0, mancano le finiture e i dettagli che deve avere un buon prodotto commerciale.

Carbonite

Tutti, o quasi, ricordiamo “L’Impero Colpisce Ancora”, e di come Lord Fenner congela Han Solo in un blocco di grafite (carbonite). Oltre ad essere il metodo di archiviazione di cacciatori di taglie della risma di Boba Fett, può essere una risposta anche alla questione dell’archiviazione dei dati, almeno se usate il servizio Carbonite.

Si tratta di un servizio per il backup online, molto semplice; non serve per la condivisione né per il media streaming. La pagina dell’account sul sito Carbonite permette di gestire le impostazioni basiche del vostro account, niente di più. Il fiore all’occhiello di Carbonite, e il grosso delle funzioni di backup e ripristino, è senz’altro il client installabile.

Impostare il programma, dopo l’installazione, è molto semplice. Invece di obbligarvi ad accettare le impostazioni di base, come IDrive, Carbonite permette di scegliere se fare il backup di documenti e Desktop, piuttosto che una selezione manuale.

Grazie all’integrazione con la shell Windows la selezione manuale è molto intuitiva: potete selezionare ogni file, dovunque si trovi sul vostro pc, con un semplice click destro. Il menù contestuale contiene, dopo l’installazione, la voce “Carbonite”, dalla quale basta selezionare “Back this up”. Ai vostri file e cartelle, inoltre, si aggiungono dei punti colorati, che indicano il loro stato di archiviazione: un punto verde indica che esiste una copia di sicurezza di un certo file, giallo significa che è in attesa, e nessun punto indica che non esiste backup.

Il backup di Carbonite è pensato per essere sincronizzato con il vostro PC, il che implica che non potrete usarlo per archiviare diverse versioni di un file, ma solo la più recente. È bene ricordare che se cancellate un file dal computer, questo sarà eliminato anche dall’archivio online dopo 30 giorni, ammesso che ne esista una copia.
Carbonite, quindi, non offre una protezione dei dati continua, nel senso che non fa una copia dei file non appena vengono modificati, ma ci si avvicina molto.

Carbonite può creare la copia di un file 10 minuti dopo che lo stesso è stato creato, anche se l’azienda afferma che il back up è assicurato solo una volta ogni 24 ore.
A differenza di IDrive-E, non c’è un’opzione per controllare la banda dedicata. L’unica possibilità è impostare Carbonite come applicazione a “Bassa Priorità” così da concedergli un po’ meno della massima banda in upload disponibile, in teoria.

Carbonite

Per quanto riguarda il ripristino, Carbonite si affida alla mappatura del drive remoto, che potrete usare per esaminare quali file e cartelle sono stati copiati. Per il ripristino basta trascinarli nella posizione originale.

Carbonite

Il servizio Carbonite  è legato ad un licenza per un solo PC, quindi se volete usarlo per più di un computer il prezzo sale. Non permette nemmeno di fare copie di sicurezza di drives di rete, quindi se volete fare il backup di un dispositivo USB, per esempio facendo una copia online di un backup, questo servizio non è adatto.

Rispetto ad altri servizi c’è un’altra differenza: il periodo di prova è limitato a 15 giorni. Carbonite ha scordato di includere un’opzione di rimozione appropriata, quindi se deciderete che non fa per voi, dovrete usare il pannello di controllo di Windows per liberarvi dell’applicazione.

Box.net

Box.net è simile a XDrive e Omnidrive, nel senso che è più mirata all’archiviazione che al backup. Per quanto abbiamo potuto constatare, Box.net non ha nessuna applicazione da scaricare, quindi tutto il lavoro di archiviazione si fa online. Detto questo, abbiamo avuto un’esperienza gradevole, grazie ad un interfaccia molto valida, quanto ad accessibilità ai file archiviati, più di tutti gli altri servizi che abbiamo provato.

Il pannello principale di Box.net ci fornisce i primi indizi concreti sulle sue qualità rispetto alla concorrenza.

Box.net

Box.net va al di là della semplice condivisione dei file: infatti esistono funzioni per postare i file su blog, e potrete controllare cosa è stato caricato via RSS. La creazione delle procedure è semplice, veloce e intelligente, e permette di gestire e presentare i dati in modi impossibili con gli altri servizi.

Box.net

Come Omnidrive , anche Box.net integra i servizi Zoho, che permettono di modificare online i documenti Word ed Escel.

Il servizio può essere reso molto più completo; esistono infatti molti strumenti aggiuntivi che integrano l’archiviazione online: Adobe Acrobat e Photoshop, Autodesk 3ds Max, Mozilla Firefox, Microsoft Office e Open Office possono tutti interagire efficacemente con questo servizio.

Manca solo la possibilità di scaricare un client, e di conseguenza non c’è integrazione con la shell Windows né mappatura del drive remoto, a differenza di altri servizi che abbiamo provato. Però, con tutte le funzioni extra disponibili, non ne abbiamo sentito la mancanza, almeno non molto.

Mozy

Mozy è uno dei servizi migliori. Recentemente acquisito dall’azienda EMC, Mozy si potrebbe definire un purosangue dell’archiviazione online.
Una delle prime schermate che abbiamo visto, durante l’installazione del client, propone un’opzione che nessuno degli altri servizi ha: è possibile creare delle chiavi di sicurezza per la crittografia dei propri dati – potete usare anche la Mozy key (448 bits), che è l’opzione raccomandata.

Creare una chiave personalizzata implica che, in teoria, nessuno può accedere ai vostri dati eccetto voi stessi e, ovviamente, se perdete la chiave Mozy non può aiutarvi. La chiave di Mozy codifica i dati, se scegliete di farlo, con un certo grado di sicurezza. Resta la possibilità, teorica, che qualcuno con poca etica decida di sottrarre la chiave dalla banca dati di Mozy, anche se resta una possibilità decisamente remota. D’altra potrebbe accadere con qualunque servizio.

Il wizard di configurazione ci informa su cosa dovrebbe avere una copia di backup e, a differenza di IDrive-E, ci ha informati riguardo allo spazio necessario per farlo. Se usate Mozy Home Free, come abbiamo fatto noi per i test, saprete anche quanto spazio è rimasto disponibile.

C’è un altro passaggio importante, che ha luogo durante la fase di configurazione. Mozy misura la banda disponibile per determinare la velocità di upload. Si tratta di una misurazione importante, che dovrebbe essere presa in considerazione da tutte le aziende che vogliono offrire archiviazione online. Alla fine del test Mozy ci ha informati sui risultati, aggiungendo una valutazione ragionevole sulla quantità di dati che saremmo stati in grado di copiare quotidianamente.

Mozy

Una volta finita la misurazione, potrete decidere quanta banda dedicare a Mozy, così da evitare che usi tutta quella che avete disponibile. Anche questa è una caratteristica che tutti questi servizi dovrebbero integrare, nella configurazione iniziale, ma che solo Mozy ha inserito chiaramente nell’installazione guidata.

Abbiamo anche esaminato le opzioni di configurazione avanzate: Mozy permette ai propri utenti di determinare la banda dedicata in base all’orario, un altro grande punto a favore. Infatti ha senso limitare la banda dedicata durante il giorno, quando stiamo usando il pc anche per lavorare, ma ne ha altrettanto concedere tutta la banda possibile a Mozy durante la notte, o comunque nei momenti in cui non usate il computer.

Come ulteriore misura di sicurezza, per evitare che le attività lavorative abbiano la priorità su Mozy, si possono specificare parametri per impedire il backup. Tra questi ci sono l’attività della CPU (non eseguire il back se il carico della CPU è maggiore di X%) e il tempo di inattività (non effettuare il backup a meno che il computer non sia inattivo da almeno X minuti).

Oltre a tutte queste opzioni, potete anche controllare le prestazioni di Mozy, direttamente nella finestra del backup. Se desiderate ignorare le opzioni per un certo backup o file, potete farlo facilmente.

Mozy

In termini di facilità d’uso, per quanto riguarda la selezione dei file, Mozy non è semplice come Carbonite, che gode dell’efficace sistema con i punti verdi. Questo non significa che Mozy sia terribile, ma solo che Carbonite è molto più facile da usare.

Mozy crea un drive virtuale sul pc, così che sia semplice vedere che cosa è già presente nel backup. Se avete bisogno di ripristinare un file, basta trovarlo nel drive virtuale, e selezionare la funzione di ripristino.

A differenza di Carbonite, Mozy offre una funzione di ripristino integrato nell’interfaccia web. Basta accedere all’account Mozy dal sito, selezionare i file che volete ripristinare ed il gioco è fatto. Una terza opzione consiste nel richiedere che i file vengano spediti a casa su un DVD.

Mozy

È importante sottolineare che Mozy non è un servizio di archiviazione. Questo significa che se cancellate un file dal vostro computer, sarà cancellato anche dall’archivio Mozy dopo 30 giorni. Come con Carbonite, non sono previste funzioni di condivisione, e tutto il servizio è incentrato sul backup.

Se vi vuole andare oltre l’offreta gratutita da 2GB, MozyHome Free, per $4,95 al mese (o $54,45 all’anno) si può avere spazio illimitato. Qualcosa in più di quello che paghereste con Carbonite, che costa $4,16 al mese o $49,95 all’anno.

Conclusioni

Anche se quella dei servizi di archiviazione online sembra una giungla, se si investe un po’ di tempo per esaminarli, è facile organizzarli per categorie.
In primo luogo ci sono i servizi mirati all’archiviazione e alla condivisione, come Box.net e Omnidrive; entrambi puntano sulla condivisione e sugli strumenti online. Box.net è nettamente superiore, perché fa tutto quello che fa Omnidrive, ma aggiunge delle funzioni innovative.

Poi ci sono i servizi ibridi, che forniscono sia un servizio di backup che uno di archiviazione, con strumenti aggiuntivi: è il caso di XDrive, MediaMax e IDrive, che puntano sulla combinazione di diversi elementi. Anche se MediaMax è quasi del tutto gratuito, la qualità non ci è sembrata soddisfacente. IDrive funziona molto bene con il backup, ma resta indietro nell’ambito della condivisione online. XDrive potrebbe essere la scelta migliore in questa categoria, che resta però molto combattuta.

E per finire ci sono i servizi di backup puro: in questo caso siamo di fronte a servizi che si dedicano esclusivamente a gestire copie di sicurezza dei vostri file, e metterle al sicuro online. Siamo sul terreno di Carbonite e di Mozy. Carbonite è funzionale, ma non permette il ripristino via interfaccia web, anzi, non potete nemmeno controllare il vostro backup via browser. In caso di emergenza, come la perdita di dati, ci si potrebbe trovare nell’impossibilità di usare o installare il client, e i problemi potrebbero essere notevoli.

Mozy non ha la semplicità di Carbonite, in particolare per quanto riguarda la ricerca dei file archiviati, ma offre una serie di funzioni molto superiore. Per esempio la gestione della banda e della CPU, in combinazione con numerose opzioni di ripristino (che comprendono l’interfaccia online). Quindi Mozy, in quest’ambito, resta indietro.

A conti fatti la scelta resta un fatto personale, sia che vogliate condividere dei contenuti o fare il backup dei dati. Forse ci sono opzioni che per qualcuno fanno la differenza, ed è per questo che esistono i periodi di prova gratuiti, che non richiedono i dati della carta di credito. Tentar non nuoce, e se ancora non avete pianificato il backup online, l’unico rischio a cui vi esponete non riguarda certo il backup online.

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