27/07/2011 di Redazione

ARM si sta riempiendo le casse, Intel sta a guardare

ARM domina il settore dei processori mobile, anche se non ne produce. L'architettura di questa azienda ha conquistato telefoni, tablet, server, router e tanto altro. Quest'azienda sta cambiando il mercato dei semiconduttori.

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ARM Holding PLC continua a crescere a gonfie vele. Nell'ultimo trimestre i profitti sono saliti del 18%; e il fatturato totale è stato pari a circa 132 milioni di euro, rispetto ai 113 milioni dello stesso periodo del 2010.

Uno delle più recenti CPU ARM

I risultati hanno superato di gran lunga anche le previsioni più ottimistiche. L'azienda tuttavia ha deciso di lasciare invariate le proiezioni per l'intero 2011, una scelta che ha frenato gli iniziali entusiasmi del mercato. Il guadagno per azione è invece cresciuto del 27%. Il documento completo è stato reso disponibile dall'azienda, in versione PDF.

ARM è l'azienda che sviluppa l'omonima architettura per processori, ma non produce direttamente i microchip. L'azienda infatti concede il permesso di produzione in licenza a clienti come Samsung, Texas Instruments, Nvidia o PA Semi. Questi poi producono i microchip che troviamo all'interno di praticamente tutti i telefoni e i  tablet del mondo.

Sintesi dei profitti del secondo trimestre

Ci sono chip con architettura ARM anche in router e dispositivi per la comunicazione in generale, server e alcuni netbook, tra le altre cose. Il settore mobile rappresenta quindi il 58% dei profitti di ARM, seguito da quello embedded con il 22% e poi da quello Enterprise con il 16%. Il mercato domestico per il momento rappresenta solo il 4%.

ARM è vista – a ragione – come il prossimo pesce grosso nel settore dei semiconduttori. Mano a mano che il mercato si sposta sulla mobilità, l'architettura ARM è sempre più rilevante. Ed è soprattutto l'unica scelta possibile, perché tanto Intel quanto AMD non hanno ancora delle controproposte credibili.

Andamento di ARM nell'ultimo anno. In alto la chiusura di ieri. 

Così come Intel ha dominato i computer e gli ultimi 30 anni, ARM sembra destinata a ricoprire lo stesso ruolo in futuro. Anche Microsoft sta indirettamente sostenendo la crescita di questa azienda: Windows 8 sarà infatti compatibile con i processori in questione, perché dovrà funzionare anche sui tablet.

In questo modo sarà ARM a penetrare nel territorio di Intel. L'azienda di Santa Clara da parte sua sta lavorando alacremente allo sviluppo di CPU che si possano adattare a smartphone e tablet. I primi risultati sono incoraggianti, ma la posizione dominante di ARM non sembra assolutamente in pericolo. E così Intel si ritrova nel ruolo dell'inseguitore, con una grande distanza a separarla dal primo: una posizione nella quale aveva relegato AMD, ma che le è del tutto aliena.

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