L'asta e il beauty contest che assegneranno le frequenze 800, 1800, 2000 e 2600 Mhz per il digitale terrestre e la 4G si concluderà a settembre, come previsto. Ieri il Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani ha incontrato il Ministro della Difesa Ignazio La Russa e il sottosegretario all'Economia, Luigi Casero, per fare il punto della situazione. Ogni ostacolo sembra alle spalle: dal nodo delle frequenze militari a quello delle TV locali.
Paolo Romani
Nel primo caso La Russa ha confermato disponibilità e collaborazione: saranno concesse tutte le frequenze non "strettamente indispensabili alla Difesa e alle forze dell'ordine". Per quanto riguarda invece le piccole TV la proposta Romani è di aumentare i fondi per i compensi, quindi qualcosa di più rispetto ai 240 milioni previsti dal regolamento. L'alternativa sarà quella di associarsi ai partecipanti all'asta, rinunciando però a parte del rimborso.
"Vendendo tutte le frequenze al prezzo di base d'asta si arriva a 3,1 miliardi", ha dichiarato Romani alla stampa. "Le frequenze devono essere liberate e rese disponibili agli operatori mobili dal primo gennaio 2013".
Ecco quindi il pieno rispetto dei tempi, con beauty contest fissato per settembre, e stime di incasso adeguate – nel rispetto del minimo previsto dalla legge di stabilità pari a 2,4 miliardi di euro.
La roadmap è già stata stabilita e prevede il bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro il 25 giugno. Dopodiché tra il 25 e il 29 luglio saranno stabiliti i partecipanti. Si avranno 30 giorni per depositare le offerte/progetti, e il 30 agosto saranno aperte le buste. Entro il 30 settembre tutte le operazioni saranno concluse.