09/04/2014 di Redazione

Auto driverless: più sensori e telecamere invisibili

Un nuovo prototipo di veicolo automatizzato, Deeva, è stato realizzato da VisLab utilizzando il sistema operativo Qnx Neutrino. Rispetto al precedente Braive, questo modello vanta un maggior numero di sensori e più telecamere (perfettamente mimetizzate),

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A pensarci, la sola idea fa ancora un certo effetto. Eppure i veicoli “driverless”, capaci di muoversi su strada senza nessuno al volante e in tutta sicurezza, a detta dei produttori di automotive potranno essere una realtà già in commercio nell’anno 2020. Per ora, quello delle vetture capaci di guidarsi da sole è un terreno di sperimentazione tecnologica molto fertile, il cui frutto più recente porta il nome di Deeva e include il contributo di Qnx Software Systems Limited, azienda specializzata in nello sviluppo di piattaforme software per l’elettronica per automobili.

Il prototipo Deeva


Deeva è un prototipo di veicolo automatico realizzato da VisLab, società di ricerca e laboratorio nato negli anni Novanta e dal 2009 uno spin-off accademico dell'Università di Parma, fra l’altro da tempo impegnato a condurre esperimenti nel campo della cosiddetta “robotica veicolare” e della visione artificiale (due degli elementi alla base delle auto del futuro). VisLab ha utilizzato il Qnx Neutrino, ultima versione sistema operativo Qnx OS.

Creato negli anni Novanta, nel tempo Qnx OS è servito ad “animare” e potenziare sistemi molto diversi fra loro, dai robot aspirapolvere ai sottomarini per veicoli Darpa Grand Challenge, passando per il settore delle apparecchiature mediche e – appunto – per l’automotive. Il sistema si basa su un’architettura modulare microkernel (ovvero con il minor numero possibile di software in grado di fornire i meccanismi richiesti per l’implemenzione di sistemi operativi), progettata per consentire elevati livelli di affidabilità, disponibilità, scalabilità e prestazioni. VisLab ha detto di averlo scelto per il nuovo prototipo in virtù delle “caratteristiche di affidabilità, risposta immediata e una comprovata esperienza in sistemi critici per la sicurezza” del sistema operativo. 

Che cosa è in grado di fare Deeva? Grazie alla sua dotazione di sensori che forniscono una visione tridimensionale dell’intero perimetro dell’auto, e grazie al sistema di elaborazione in tempo reale dei dati raccolti, il veicolo può fare tutto ciò di cui già era capace il precedente modello di VisLab, Braive, ma può farlo meglio. Ovvero percepisce ciò che le sta intorno, ricostruendo un’immagine tridimensionale sulla base di dati elaborati “con un livello di affidabilità molto elevato”, e prende decisioni sulle azioni da compiere, come accelerare, rallentare, sterzare, frenare.

“Le auto automatiche sono il futuro dell'industria automobilistica”, ha affermato il professor Alberto Broggi, presidente e amministratore delegato di VisLab, “e il nostro progetto sta spingendo in tale direzione, per dimostrare le possibilità della tecnologia attuale. Nella progettazione del nostro veicolo abbiamo selezionato una componentistica che offre livelli di affidabilità e sicurezza comprovati; il sistema operativo Qnx, che potenzia gli elementi vitali del veicolo, è uno di questi”.

Rispetto al Braive, messa a punto a partire dal 2009, la nuova automobile vanta un corredo di sensori più ricco e un maggior numero di telecamere, più di venti, installate in diversi punti (ma ben mimetizzate, per non impattare sull’estetica) e capaci di restituire una visione completa, a 360°, di ciò che le circonda. Per controllare questa tecnologia dall’abitacolo, il passeggero interagisce con un pannello touchscreen. Tutto questo sistema, orchestrato dalla piattaforma operativa Qnx Neutrino, è potenzialmente applicabile a vetture di diverso tipo, sia funzionanti con carburanti tradizionali, sia con motori elettrici, sia a idrogeno.



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