Amazon Web Services ha inaugurato la regione Europe (London), portando così a 16 il numero dei siti globali con 42 availability zone. Già erogabili nel nuovo centro servizi cloud come Ec2, S3 ed Rds.
La Gran Bretagna attira i cloud provider. Dopo l’annuncio di settembre di Microsoft, che ha inaugurato in Uk due nuove regioni per la nuvola di Azure, è ora arrivato il turno di Amazon Web Services. L’azienda di Seattle l’aveva promesso l’anno scorso: entro la fine del 2016 avrebbe costruito un nuovo data center alla corte di Sua Maestà. E così ha fatto. La nuova regione si chiama “Europe (London)” ed è pensata per affiancare gli altri data center nel Vecchio Continente, dislocati attualmente in Irlanda e in Germania e attivi il primo dal 2007 e il secondo dal 2014. Il sito di Londra offre già numerosi servizi di Aws, tra cui Ec2, S3 ed Rds. La nuova sala macchine porta a 16 il numero di regioni globali del provider, pari a 42 availability zone differenti.
Nel trimestre in corso Amazon Web Services ha inaugurato anche le regioni Us East (Ohio) e Canada (Central). Il Regno Unito, malgrado la Brexit, continua a essere molto attrattivo per le grandi aziende d’oltreoceano. Anche Google a settembre ha annunciato l’intenzione di costruire un nuovo sito a Londra, con l’obiettivo di servire meglio i clienti europei rispettando le più recenti normative di Bruxelles in materia di trattamento dei dati.
Secondo un rapporto recente di Synergy Research, Aws detiene il 45 per cento di quote nel mercato dell’Infrastructure-as-a-Service (IaaS), con un peso specifico doppio rispetto ai tre diretti competitor. Che sono, in ordine, Google, Microsoft e Ibm-Softlayer.