Non solo riduce i costi, ma regala un vantaggio competitivo in termini di migliore collaborazione interna, migliore relazione con i clienti, migliori decisioni strategiche: è il Software-as-a-Service, il modello di erogazione di servizi e soluzioni It – dagli analytics al social business – che più sta crescendo su scala globale, con un giro d’affari destinato a raggiungere i 45,6 miliardi di dollari entro il 2017 (secondo Gartner). L’ultimo riconoscimento al SaaS arriva da Ibm e da uno studio condotto dal suo Center for Applied Insights su 879 professionisti, sia decisori It sia di altre aree, in sei Paesi: Brasile, Cina, India, Sudafrica, Regno Unito e Stati Uniti.
Sono circa un quinto (19%) le aziende "pioniere" del SaaS
L’indagine ha svelato che, a prescindere dalla dimensione d’azienda (sono state interpellate realtà medio-grandi, un quinto delle quali con oltre i 10mila dipendenti), il SaaS è un
modo per essere più competitivi, per esempio sfruttando gli strumenti di collaborazione del social business e prendendo migliori decisioni grazie agli analytics. Quasi la metà delle organizzazioni che utilizzano il SaaS, infatti, non solo riducono i costi ma ottengono un vantaggio competitivo.
Ma a che punto sono le aziende nell’adozione di questo modello di distribuzione del software? Fra quelle partecipanti all’indagine, quasi
un’organizzazione su cinque lo ha adottato diffusamente e ha sviluppato in merito delle strategie mature. E i risultati si vedono: queste “pioniere” hanno una maggiore probabilità di
incrementare la collaborazione fra i dipendenti o con l’esterno (collaboratori, partner di business, fornitori, ecc.); hanno una probabilità più che doppia di
sfruttare l’analitica per trasformare i Big data in preziosi insight; hanno una probabilità più che doppia di
aumentare l’innovazione mediante il SaaS. Questi vantaggi risultano meno marcati nelle altre due categorie, quella dei “challenger” e quella dei “chaser” (tutti i dettagli nella tabella qui sotto).
I vantaggi del SaaS per le tre categorie di aziende
“Si sa che una diffusa adozione del SaaS garantisce vantaggi economici”, ha commentato
Craig Hayman, general manager, Industry solutions di Ibm ed executive sponsor dello studio,”ma le aziende realmente innovative hanno riconosciuto che il SaaS fornisce un vero e proprio vantaggio competitivo, che alimenta anche la crescita del fatturato. Sia che lo utilizzino per entrare in nuovi mercati, per trasformare o creare modelli di business innovativi, o per migliorare le relazioni con i clienti e i fornitori, le organizzazioni pioniere adottano il SaaS in modo significativo”.
Fra queste, Ibm cita il caso di
Princess Cruise Lines, compagnia di navigazione turistica che ha adottato la piattaforma di social software
Connections, della stessa Big Blue. L’erogazione in forma SaaS ha permesso all’azienda di collaborare meglio internamente e di pubblicizzare in modo più efficace, anche sui social, la propria offerta.
Strada spianata, dunque, per il Software-as-a-Service? Sì, purché adottato in modo intelligente. Ovvero, secondo Ibm, con
adeguati provisioning e strategie di messa in sicurezza dell’It. L’indagine evidenzia anche come i responsabili dell’It e quelli di altre linee di business debbano lavorare insieme per scegliere, proteggere e implementare le applicazioni SaaS: le organizzazioni in cui questo accade sono quelle che ottengono maggiori vantaggi.