03/02/2012 di Redazione

Aziende sempre più social, ma senza strategia

Un’indagine realizzata da AIDiM, Anved ed eCircle su oltre 300 manager italiani mostra il crescente ricorso a Facebook, LinkedIn e blog per comunicare con i cliente. Per il 75% delle società censite sono strumenti di lavoro abituali ma prevale un approcci

immagine.jpg

Piacciono, ma sono ancora una materia difficile da maneggiare: Facebook, Twitter, LinkedIn, blog e altri social media continuano la loro opera di conquista delle attività di marketing e comunicazione delle aziende italiane, ma la maggior parte di queste ultime sembra ancora utilizzarli in modo “sperimentale”, senza precisi obiettivi di business.

Social network al centro dell'indagine di eCircle, Anved e AIDiM


È quanto emerge da un’indagine condotta da AIDiM (Associazione Italiana Direct Marketing), ANVED (Associazione Nazionale Vendita a Distanza) ed eCircle (fornitore di servizi di email e social media marketing) su 315 direttori commerciali e responsabili marketing di società italiane operanti nei settori dell’e-commerce, servizi, abbigliamento, turismo, bancario/assicurativo, IT, editoria e pubblicità/comunicazione.

Il dato più significativo riguarda l’alta percentuale di utilizzatori di social media: globalmente, il 75% degli intervistati, mentre per le aziende di e-commerce si supera il 90 per cento. Tra coloro che invece non si sono mai rivolti ai social network e ai blog non c’è, in ogni caso, una chiusura totale verso queste nuove (e ormai non più così nuove) modalità di interazione con il cliente, dato che il 22% dei manager è certo di sperimentarle in futuro, e il 42% lo ritiene molto probabile.

Nonostante gli entusiasmi, non sembra esserci ancora una piena consapevolezza degli effetti ottenibili sui potenziali clienti: due terzi delle realtà già utilizzano gli strumenti 2.0, infatti, inseguono ancora obiettivi generici e poco focalizzati, come il miglioramento della brand awareness o la raccolta di opinioni sui prodotti e servizi; in pochi, ancora, quantificano un’attesa di incremento delle vendite o di acquisizione di nuovi clienti.

Un risultato, quello dell’indagine , che conferma un recente report dell’Osservatorio e-Commerce B2C 2011 del Politecnico di Milano, secondo il quale nei confronti del social commerce prevale ancora un approccio, per così dire, “timido”.

Fonte: indagine "Quanto è social la tua azienda?", realizzata da eCircle, Anved e  AIDiM


Anche precedenti indagini condotte da eCircle suggerivano le medesime riflessioni. “Come già anticipato dal nostro studio European Social Media & Email Monitor, pubblicato nella prima metà del 2011 – ha commentato Maurizio Alberti, managing director di eCircle Italia –, in generale emerge un quadro di sperimentazione, con strategie ancora in fase di trasformazione e assestamento”.

Non sorprende, perciò, che il livello di soddisfazione nei confronti della comunicazione social sia piuttosto moderato. “Solo l’8% delle aziende intervistate – prosegue Alberti –  dichiara di aver raggiunto gli obiettivi prefissati e, dato ancora più significativo, il 19% afferma di non aver stabilito alcun obiettivo quantitativo specifico per questa attività.”

Anche l’opera di conquista della clientela è ancora parziale, poiché, per il campione intervistato, solo il 39% dei clienti interagisce con regolarità con i social media. I motivi dell’interazione, però, sono chiari e precisi: scambio di opinioni sui prodotti con altri utenti (50%), richiesta di assistenza al customer care e feedback sul prodotto/servizio acquistato (oltre 30%).

Quanto al tipo di piattaforma di comunicazione scelta dalla aziende, Facebook si conferma il social network più utilizzato, presente nell’84% delle interazioni 2.0 in ambito b2c e b2b, e eguono a ruota LinkedIn e Twitter, mente il neonato Google+ è utilizzato dal 25% delle aziende intervistate. La propensione a investire dei soldi su questi strumenti è ancora modesta: la maggior parte delle realtà lavorative interpellate ha scelto di creare una fanpage (60%) o un profilo (50%), mentre meno di un terzo (30%) pianifica vere e proprie campagne pubblicitarie social. Nel 42% dei casi, inoltre, i profili Facebook e Twitter di marchi e aziende non sono aggiornati con regolarità.

Fonte: indagine "Quanto è social la tua azienda?", realizzata da eCircle, Anved e  AIDiM


scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI