30/03/2011 di Redazione

Banca d'Italia approva il social lending di Zopa

A distanza di qualche anno dalla sospensione delle attività di social lending, la Banca d'Italia ha riconosciuto Zopa come Istituto di Pagamento. Dopo alcune procedure burocratiche ripartiranno le attività online.

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Il prestito online fra utenti è stato riconosciuto dalla Banca d'Italia: Zopa potrà riaprire i battenti e portare avanti l'attività di "social lending". Ieri la massima istituzione di salvaguardia bancaria nazionale ha comunicato a Zopa l’autorizzazione ad operare come Istituto di Pagamento.

Zopa

Nel 2009 dopo un hype mediatico quasi inaspettato (Prestiti online, un successo che ripaga tutti), la Banca d'Italia aveva deciso di intervenire, con tanto di sospensione, spiegando che "la società acquisiva la titolarità e la disponibilità dei fondi conferiti dai prestatori, violando l'obbligo di separatezza delle disponibilità di terzi da quelle della società".

In pratica, sempre secondo gli esperti di Via Nazionale, "si realizza una abusiva attività di raccolta del risparmio, con rischio per i terzi i cui fondi non vengono più scambiati immediatamente tra creditore e debitore come dovrebbe essere nello schema di social lending ma rimangono nella disponibilità della Zopa".

Oggi tutto sembra essere stato superato.

"Il punto di partenza della nuova Zopa è dietro l’angolo, dobbiamo espletare alcuni passaggi previsti dalla normativa (la registrazione del nuovo statuto societario e l’iscrizione all’albo degli Istituti di Pagamento), portare a termine l’aggiornamento della parte informativa del sito e, prima della partenza vera e propria, far migrare i Prestatori esistenti al nuovo regime contrattuale", sottolinea nel comunicato ufficiale Maurizio Sella, AD della società.

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