24/02/2016 di Redazione

Batterie agli ioni di litio bandite dalle stive degli aerei

L’Icao, agenzia dell’Onu sulla sicurezza in volo, ha bloccato il trasporto di questi prodotti perché facilmente infiammabili. Il divieto scatterà il primo aprile e durerà fino al 2018, quando dovrebbero essere introdotti packaging più affidabili.

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Stop al trasporto di batterie ricaricabili agli ioni di litio nelle stive degli aerei di linea. È questa l’ultima decisione dell’Icao (International Civil Aviation Organization), agenzia delle Nazioni Unite, presa con l’obiettivo di ridurre il rischio di incendio a bordo. Il divieto, che entrerà in vigore il primo aprile, durerà fino al 2018, quando dovrebbero essere introdotti nuovi packaging più sicuri. Inoltre, lo stop non varrà per dispositivi come smartphone e computer portatili trasportati in cabina. Mentre le batterie al litio metallico, quelle comunemente utilizzate negli orologi da polso, non possono già oggi essere trasportate in stiva, quelle ricaricabili agli ioni di litio hanno attratto l’attenzione delle compagnie aeree negli ultimi tempi, in seguito a una serie di incidenti. Per esempio, nel 2013 un velivolo della All Nippon Airways fu costretto a un atterraggio di emergenza in seguito al surriscaldamento di alcune batterie presenti in stiva.

Da quei primi fatti le pressioni degli operatori sull’Icao si è via via fatta sempre più forte, fino all’elaborazione di un documento nel 2015, in cui alcuni produttori di velivoli (Boeng in primis) descrivevano le batterie agli ioni di litio come un “rischio inaccettabile”. Il divieto sarà obbligatorio per tutti i Paesi membri dell’Icao, vale a dire 191 Nazioni.

A ottobre 2015, inoltre, la Federal Aviation Administration (Faa) statunitense aveva messo in guardia operatori e compagnie aeree sui rischi di “esplosioni catastrofiche” delle batterie trasportate in stiva: secondo l’agenzia i sistemi antincendio degli apparecchi non sembrano in grado di evitare questi incidenti. Ma non tutti sono d’accordo sul divieto imposto dall’Icao. Un esperto di prodotti pericolosi ha detto alla Reuters che, “quando furono bandite le batterie al litio metallico, si verificarono casi in cui questi prodotti vennero spacciati per batterie agli ioni di litio”, quindi teoricamente meno pericolose.

 

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