24/10/2017 di Redazione

Batterie lampo e perdite di denaro nel futuro di Toshiba

L'azienda giapponese procede (fra gli ostacoli) verso la cessione della divisione memorie al consorzio giappo-statunitense guidato da Bain Capital. E prevede per quest'anno una perdita di 110 miliardi di yen. Toshiba ha presentato un prototipo di batteria

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Perdite di denaro e manovre di salvataggio, da un lato, innovazione dall'altro. Toshiba procede verso la vendita della divisione memorie (dalla scorsa primavera già opportunamente scorporata in una società a sé stante, Toshiba Memory Corporation) al consorzio giappo-statunitense guidato da Bain Capital, secondo l'accordo annunciato a fine settembre e oggi approvato anche dagli stakeholder. I circa duemila miliardi di yen (quasi 15 miliardi di euro) della vendita aiuteranno l'azienda giapponese a tappare grossi buchi finanziari, dovuti soprattutto alla svalutazione del business dell'energia nucleare, gestito negli Stati Uniti dalla controllata Westinghouse. Ma parte del guadagno andrà in fumo, una parte più consistente del previsto: l'impatto delle tasse peserà sull'anno fiscale in corso al punto da contribuire a una perdita netta di 110 miliardi di yen, poco meno di 823 milioni di euro.

 

In precedenza l'azienda aveva, invece, pronosticato per il fiscal year un profitto di 230 miliardi di yen (1,72 miliardi di euro). Rischia quindi di ripetersi, appena attenuata, la performance dell'anno fiscale chiuso a marzo 2017 con una perdita netta di 965,7 miliardi di yen. In tal caso, come suggerisce Reuters, aumenterebbe il pericolo del delisting dalla Tokyo Stock Exchange.

Intanto, qualche ora fa in un incontro straodinario, dal Giappone gli stakeholder hanno approvato l'operazione di vendita annunciata a settembre. In conferenza stampa Yuji Sugimoto, amministratore delegato di Bain Capital Japan, ha fatto sapere che sarà confermata la poltrona dell'attuale presidente di Toshiba Memory Corp, Yasuo Naruke. Alcuni dirigenti di Bain Capital, incluso Sugimoto, assumeranno il ruolo di supervisori esterni sulle attività della sussidiaria.

Il presidente di Toshiba, Satoshi Tsunakawa, davanti ai giornalisti ha ribadito l'intenzione di completare il passaggio di proprietà entro il mese di marzo 2018, in tempo per contabilizzare il guadagno nel fiscal year in corso. La scadenza potrebbe tuttavia slittare per almeno due motivi: da un lato, le complesse operazione di approvazione degli enti antitrust coinvolti (in Giappone, ma anche in Corea del Sud, Cina e Brasile) e dall'altro la battaglia legale intrapresa da Western Digital. La società statunitense, pretendente deluso durante le travagliate trattative di vendita, chiedendo di poter mettere il veto alla cessione di Toshiba Memory a un soggetto diverso da WD. A detta di quest'ultima, l'accordo con il consorzio guidato da Bain Capital violerebbe gli interessi della joint-venture creata da Western Digital e Toshiba per gestire gli impianti produttivi di memorie Nand a Yoakkaichi.

La società giapponese in questi mesi ha più volte replicato alle accuse, difendendo la propria libertà di scegliere un compratore, e a sua volta ha fatto causa a WD incolpandola di interferenze nelle trattative. Recentemente Sugimoto, l'ad di Bain Capital Japan, in conferenza stampa ha voluto ribadire che “Western Digital è un partner di joint-venture molto importante e lo rimarrà in futuro”.

 

 

Oltre i guai finanziari, societari e legali, l'innovazione targata Toshiba continua a concretizzarsi in nuovi prodotti: l'azienda ha presentato un prototipo di batteria al litio capace di ricaricarsi in soli sei minuti. Il modello rappresenta il punto di partenza per la futura generazione di batterie ricaricabili Scib (Super Charge Ion Battery), destinate ad alimentare veicoli elettrici di vario tipo, ma anche ascensori e sistemi industriali. Al pari dei modelli attuali, il prototipo utilizza come conduttore il titanio invece dell'abituale grafite e può garantire non solo tempi di ricarica ridotti, ma anche maggiore sicurezza e longevità.

Sei minuti sono sufficienti per ripristinare il 100% della carica in condizioni di temperatura non inferiore ai 10 gradi centigradi, mentre al di sotto di questa soglia i tempi salgono a dieci minuti. La batteria non perde più del 10% della propria capacità prima di essere stata sottoposta a 15mila cicli di ricarica, potendo quindi durare per circa quattordici anni se collegata all'alimentazione una volta al giorno. La prossima generazione dell'offerta Scib arriverà sul mercato nel 2019, con prezzi su cui per il momento Toshiba non si è espressa.

 

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